La cellulosa. Biologia.
La cellulosa. Biologia.
NELLA CITTADINA
di Ostrand, in Svezia, c'è un
grande stabilimento
che produce in un anno 1 milione di tonnellate di cellulosa. Per
raggiungere
una tale produzione vengono distrutti tre-quattro milioni di alberi,
alti una
ventina di metri. La produzione mondiale di cellulosa si aggira sui
30 milioni
di tonnellate annue. Queste cifre ci dicono che siamo di fronte ad
un prodotto
di grande importanza. Basta pensare infatti che la cellulosa è la
materia prima
per fabbricare la carta; ma non solo: essa serve anche per fabbricare
la seta
artificiale, cioè il rayon, le pellicole fotografiche e
cinematografiche, la
nitrocellulosa, il cellofàne, le vernici.
Che cosa è la cellulosa.
Le cellule di tutti
i vegetali sono protette esternamente da una membrana
costituita quasi
totalmente da cellulosa. Essa forma, in un certo modo,
l'ossatura dei
vegetali: è una sostanza dura e tenace, eccezionalmente resistente
all'attacco degli
acidi diluiti, ha un aspetto fibroso e un colore bianco splendente.
Il suo peso
specifico è 1,54. Dal punto di vista chimico la cellulosa è un
composto
di carbonio,
idrogeno e ossigeno. Si tratta di un carboidrato molto simile, come
formula, all'amido;
praticamente la sua molecola filiforme è composta di un numero
grandissimo di
molecole di glucosio. In natura, soltanto i filamenti che avvolgono
i semi del cotone
sono costituiti da cellulosa pura; nelle altre piante essa è
mescolata
invece a sostanze
chiamate << incrostanti >>; una sostanza incrostante è,
ad esempio
la lignina.
Come si ricava.
Il procedimento
eseguito per estrarre la cellulosa dai vegetali si basa sul fatto che
le
sostanze <<
incrostanti >> vengono sciolte da determinati composti chimici,
mentre
la cellulosa non
viene da essi intaccata. Le operazioni eseguite per ottenere la
cellulosa
sono numerose e
complesse. Ecco le più importanti. I tronchi vengono tagliati e
sminuzzati in
piccole scaglie. Questo materiale viene quindi << bollito >>
entro i
composti chimici
che sciolgono le sostanze incrostanti.
Dopo aver asportato
il liquido, la cellulosa si presenta come una massa fibrosa che viene
poi lavata,
imbiancata, spremuta ed essiccata; il prodotto così ottenuto viene
posto in
commercio sotto
forma di cartoni secchi e semisecchi. Le piante più usate per
l'estrazione
della cellulosa
sono l'abete e il pino, che danno un notevole rendimento; da esse,
infatti, si
ricava un
quantitativo di cellulosa che varia tra il 35% e il 45% del peso del
legname asciutto.
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