Guglielmo Harvey. Scienza.

Guglielmo Harvey. Scienza.

La sua vita.

William Harvey (pron. Harvei) nacque il 2 aprile 1578 a Folkestone, in
Inghilterra. Studiò in un collegio di Cambridge fino a 19 anni, e fu allora
che udì parlare della scuola di medicina dell'Università di Padova, nella
quale insegnavano scienziati di fama mondiale. Nel 1598, Harvey si recò
a Padova, dove si laureò in medicina il 25 aprile 1602. Pochi mesi dopo
tornò in Inghilterra; prese dimora a Londra e dopo sette anni divenne medico
dell'ospedale di San Bartolomeo. Nel 1615 fu nominato professore di anatomia
e fisiologia presso la facoltà di medicina (College of Physicians). Nel 1642
ebbe la direzione del Merton College di Oxford. Fu nominato anche medico
del re Giacomo I, successore della famosa regina Elisabetta, e la sua carica
gli permise di disporre di tutti i mezzi occorrenti per svolgere agevolmente
le sue ricerche, alle quali dedicava tutto il suo tempo libero.

I suoi studi.

Harvey si interessò soprattutto di studi sulla circolazione del sangue.
Il 17 aprile 1616, Harvey fece dalla cattedra universitaria la sua famosa
comunicazione sulla circolazione del sangue, che ebbe l'effetto di una
<< bomba >> in campo scientifico. La maggior parte dei medici di allora,
infatti, seguiva le teorie di Galeno che, commesso grossi errori: ora Harvey
dimostrava con prove esatte come stavano le cose. Dopo altri anni di ricerche
e di studi, Harvey pubblicò nel 1628 il famoso libro << Esercitazione anatomica
sul movimento del cuore e del sangue negli animali >>. In questo libro, fondamentale
nella storia della medicina, Harvey dimostrò che il cuore si contrae durante la
sistole e che il sangue viene lanciato dalla parte sinistra del cuore entro le arterie
che lo portano attraverso il corpo; esso ritorna poi attraverso le vene e allora la
sezione destra lo pompa nei polmoni, da dove torna purificato alla parte sinistra,
pronto per essere nuovamente distribuito nel corpo.
Harvey stabilì anche che nel cuore non c'è comunicazione fra la parte sinistra e
la parte destra. Harvey non fu il primissimo a scoprire il meccanismo della
circolazione sanguigna; esso era già stato intravisto da tre grandi italiani,
Michele Serveto nel 1553, Realdo Colombo nel 1558 e Andrea Cesalpino nel 1559.
Ma Harvey per primo tracciò chiaramente il quadro completo della circolazione e
descrisse accuratamente il cuore e il suo funzionamento. Soprattutto fu il primo
ad affermare che il cuore è una pompa, spiegando quindi la circolazione dall'esatto
punto di vista, cioè quello meccanico. Harvey morì a Roehampton il 3 giugno

1657: aveva 79 anni.

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