Le catacombe. Storia.

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Le catacombe. Storia.

Come sono fatte.

La maggior parte delle catacombe è stata scavata nel tufo, una roccia
tenera di origine vulcanica. Esse sono costituite da una rete di gallerie
sotterranee, che generalmente si tagliano ad angolo retto oppure si
dipartono a raggiera da uno spiazzo centrale. A queste gallerie si accede
per mezzo di scale. Le gallerie sono quasi sempre a più piani: nelle pareti
sono scavate delle fosse (loci o lòculi), in cui venivano sepolti i morti.
Talvolta si allargano fino a formare delle specie di camerette (cubicoli),
che furono antiche tombe di famiglia o luoghi di sepoltura di un martire.
Il cubicolo in cui era sepolto un martire, veniva chiamato cripta (da << crypto >> =
nascondo). Nelle catacombe la luce filtra attraverso alcuni pozzi, posti in
comunicazione con l'esterno, che sono situati all'incrocio delle gallerie.

I Lòculi.

I lòculi venivano scavati in dimensioni sufficienti per contenere una, due o
anche tre salme. Queste venivano disposte orizzontalmente, nella direzione
delle gallerie. I corpi dei defunti, prima di essere collocati nel lòculo, venivano
avvolti, completamente nudi, in un bianco lenzuolo di lino e venivano aspersi
di balsami profumati. Talvolta, i cristiani imbalsamavano i loro morti, ma le
poche mummie che sono state trovate nelle catacombe non erano ben conservate.
Dopo aver deposto la salma nel lòculo, questo veniva chiuso con una lastra di marmo
o con mattoni sovrapposti. Sulla lastra venivano incisi il nome del defunto e la data
del seppellimento. I lòculi in cui venivano sepolti i martiri erano contrassegnati con
la dicitura Martyr (martire) o semplicemente con la lettera M, incisa sulla pietra
tombale. Quando l'imperatore Teodosio riconobbe il Cristianesimo religione ufficiale
dell'impero (380 d. C.), i cristiani non furono più costretti a seppellire i loro morti in
gallerie sotterranee e le catacombe furono abbandonate. Già nel VII secolo si cominciò
ad aprire i lòculi, in cui erano sepolti i martiri e a traslare i resti nelle chiese romane.

Attualmente, i lòculi rimasti ancora chiusi sono pochi.

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