Lorenzo Della Volpaia e Leonardo da Vinci. Storia.
Lorenzo Della Volpaia e Leonardo da Vinci. Storia.
La
famiglia dei Della Volpaia era originaria del piccolo ed ameno borgo
omonimo, arroccato sulle colline del Chianti e posto, al tempo, sotto
il controllo di Firenze. Lorenzo Della Volpaia fu il capostipite
della famiglia: trasferitosi a Firenze, dette avvio alla bottega di
via degli Albertinelli, che conobbe da subito una straordinaria
attività: tra il XV e il XVI secolo si distinsero tre generazioni di
architetti ed ingegneri, costruttori di macchine, orologi, strumenti
astronomici e di innovativi sistemi di misurazione per seguire
rilievi di edifici, mappe di città e territori. In questo modo
conoscenze scientifiche, capacità tecniche ed incarichi di
manutenzione si trasmisero di padre in figlio per oltre un secolo,
realizzando una vera impresa specializzata. La famiglia fu molto
stimata dai Medici e dai più facoltosi nobili fiorentini, tra cui i
Salviati e i Rucellai: ben presto acquisì una grande notorietà che
permise alle poliedriche personalità della famiglia di legarsi agli
artisti più importanti del loro tempo tra cui Leonardo, Michelangelo
e i Sangallo.
“Lorenzo
Della Volpaia stette all'orefice, e sempre si servì di tal arte.
Questo mirabile uomo fu un monstro di natura; perché egli si volse a
fare degli orivuoli,e in quella professione, sì come lo incitava la
propria e vera buona inclinazione, questo uomo in quell'arte mostrò
tanto bene i segreti dei cieli e delle stelle che e' pareva che gli
fussi stato lungamente vivo nei cieli”.
È
con queste parole che Benvenuto Cellini esaltava e allo stesso tempo
consacrava la figura di Lorenzo, noto al tempo non soltanto come
esperto ed ingegnoso costruttore di orologi, ma anche come
architetto, matematico, orefice ed astrologo. Le carte del
capostipite furono raccolte in alcuni taccuini che forniscono indizi
preziosi per ricostruire la storia della bottega artigianale che
seppe tramandare i segreti del proprio successo per almeno tre
generazioni, sul panorama fiorentino del tempo. Tra questi preziosi
documenti il Codice Marciano, oltre
ad essere la fonte principale sull'attività della famiglia e del suo
capostipite Lorenzo, testimonia in maniera diretta i modi di raccolta
e di trasmissione delle conoscenze all'interno della famiglia di
questi meccanici di precisione. Le pagine del codice testimoniano
che doveva esserci un rapporto tra la famiglia dei Della Volpaia e
gli artisti del tempo: oltre agli ingegneri senesi Taccola e
Francesco di Giorgio Martini, ricorrono i nomi dell'architetto
Giuliano da Sangallo, dello scultore Jacopo Sansovino, del
meccanico-mago Zoroastro da Peretola (quel Tommaso Masini che fu
allievo di Leonardo e, in seguito protetto del Rucellai), del
procuratore papale Domenico Boninsegni, di Bastiano Parigi, di
Raffaello di Primerano d'Alemania, di Lorenzo Serristori, di Lorenzo
Bartolini. Il Codice Marciano ha
un aspetto eterogeneo: comprende appunti di geometria e calcoli
matematici, prescrizioni mediche e curiosità come la ricetta per
“far biondi i capelli”, quella per salare le foglie dei capperi,
ed ancora ricette artistiche e metallurgiche, segreti e criptografie,
ludi geometri e matematici.
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