Le Americhe (parte terza).
Mauro Goretti |
Le Americhe (parte terza).
L'espansione territoriale.
Nella prima metà dell'800, lo sviluppo
territoriale degli Stati Uniti si svolse secondo due linee
direttrici. L'una, “verso ovest”, era la naturale conseguenza
della spinta colonizzatrice dei pensieri.
L'altra, rivolta soprattutto “verso
sud”, derivava invece da una precisa strategia di espansione
perseguita da tutti i governi dell'Unione, a prescindere dalle loro
tendenze politiche.
L'espansione a Ovest.
La corsa verso l'Ovest era, come si è
detto, un fenomeno spontaneo, dovuto alla libera iniziativa dei
pionieri. Ma questa iniziativa era seguita e incoraggiata dal potere
centrale, che non solo interveniva a sanzionare l'acquisizione delle
nuove regioni (queste ottenevano dapprima lo status di
“territori”, poi, una volta
superati i 60.000 abitanti, potevano costituirsi in Stati ed essere
ammesse
nell'Unione), ma appoggiava
militarmente I coloni nei frequenti conflitti che li opponevano alle
tribù indiane.
Le conquiste a Sud.
Per quanto riguarda il secondo tipo di
espansione quella condotta direttamente dal potere statale
essa ebbe inizio ai primi dell'800, e
portò alla acquisizione della “Louisiana”, venduta dalla Francia
per 15 milioni di dollari nel (1803) e
della “Florida”, ceduta dalla Spagna nel 1819.
La dottrina Monroe
La lotta per l'indipendenza
dell'America Latina fornì agli Stati Uniti l'occasione per affermare
il
loro ruolo di potenza emergente e di
garante dell'equilibrio continentale. In un messaggio al Congresso
del dicembre 1823, il presidente James Monroe dichiarava
che da quel momento in poi
il continente
americano non doveva essere considerato << oggetto di futura
colonizzazione da parte
di nessuna potenza
europea>>; e che gli Stati Uniti, mentre si impegnavano ad
astenersi da qualsiasi
intromissione
negli affari europei, consideravano come un atto ostile nei propri
confronti ogni intervento europeo in America. Questi principi furono
noti da allora come “dottrina Monroe”.
Il Texas e la California.
Dal 1845 al 1848 gli Stati Uniti furono
in guerra con il Messico a causa del “Texas”, staccatosi dal
Messico nel 1836 e costituitosi in
repubblca indipendente per essere poi ammesso nell'Unione.
Con la vittoria degli Stati Uniti il
Messico fu costretto a cedere I suoi possedimenti della parte
continentale del Nord America. In particolare l'acquisto della
“California” si rivelò importante per
la scoperta, in quei territori, di
enormi giacimenti auriferi.
Riassunto finale.
Con l'invasione della Spagna da parte
di Napoleone si mise in moto la lotta per l'indipendenza dell'America
Latina,sotto la guida di Bolìvar e San Martin. Nel 1824, sconfitti
definitivamente gli
spagnoli, l'America Latina era ormai
indipendente. La fase successiva vide il fallimento dei progetti di
unire I nuovi Stati in una grande confederazione sul modello degli
Usa; si ebbe invece
una grande fermentazione politica. Gli
squilibri sociali ereditati dall'età coloniale non si attenuarono, e
anzi il peso dei grandi proprietari terrieri divenne maggiore. Tutti
questi fattori contribuirono a determinare, dal punto di vista
politico, una costante instabilità in cui trovava spazio
l'azione di capi militari.
L'eccezzionale sviluppo degli Stati Uniti nei decenni successivi
all'indipendenza traeva origine da alcuni caratteri peculiari della
società americana. Anzitutto il fattore geografico: esistevano a
Ovest immensi spazi, occupati da poche centinaia di migliaia di
indiani, su cui si riversò una ondata di pionieri. Questo carattere
<< mobile >> della frontiera contribuì a plasmare
profondamente la mentalità americana, favorendo uno spirito
individualista
ed egualitario. Fino agli anni ' 20 la
scena politica negli Usa fu dominata dal contrasto tra federalisti e
repubblicani. Scomparsi dalla scena I federalisti e dopo la
scissione dei repubblicani
in due correnti, nazionali e
democratici, questi ultimi si affermarono nel 1828 con l'elezione
alla
presidenza di Jackson. L'espansione
territoriale degli Stati Uniti si attuò, nella prima metà dell'800
secondo due
direttrici: verso Ovest e verso Sud. La corsa all'Ovest fu il
risultato dell'iniziativa dei pionieri ma fu anche appoggiata dal
potere centrale. L'espansione a Sud si realizzò attraverso
l'acquisto della Louisiana e della Florida. Negli anni '40, dopo una
guerra contro il Messico, gli
Stati Uniti
ottennero I territori compresi tra il golfo del Messico e il
Pacifico. Nel 1823 il presidente
Monroe
aveva affermato l'egemonia degli Usa su tutto il continente.
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