Gli eterni eroi dell'Iliade. (Parte uno)
Mauro Goretti |
Gli eterni eroi dell'Iliade. (Parte uno)
Gli Achei.
Achille l'invincibile (o quasi).
Chi È. Figlio
del mortale Peleo e della dea Teti è il capo dei guerrieri
mirmidoni. Alla nascita la madre lo immerge nel fiume Stige, le cui
acque rendono immortali, tenendolo per il tallone, che è
per ciò il suo
unico punto vulnerabile.
Cosa Fa. Soprannominato
“piè veloce”, è il guerriero più forte nelle file dei Greci.
Ma dopo aver
litigato con
Agamennone, decide di non partecipare più alla guerra. Sarà solo
la morte di Pàtroclo
per mano di Ettore
a indurre Achille a riprendere in mano le armi, a fare strage di
Troiani e a uccidere Ettore. Sarà a sua volta ucciso da Paride, che
lo colpirà al tallone destro con una freccia
avvelenata.
Cosa Rappresenta. È
l'eroe invincibile ma con un punto debole che coincide con il suo
punto di
forza: i piedi.
Curiosità. Il
“tendine di Achille”, che congiunge tricipite e osso del
calcagno, è in effetti necessario per la corsa.
Agamennone il potente re.
Chi È. Figlio
di Atreo (e per ciò detto Atride), fratello maggiore di Menelao e re
di Micene, è il
comandante
dell'esercito acheo durante la Guerra di Troia. È sposato con
Clitennestra, sorella di
Elena.
Cosa Fa. In
guerra è valoroso ma arrogante: è la sua scarsa diplomazia con
Achille (arriva persino
a insultarlo) a
determinare l'ira funesta e il ritiro dell'eroe. Al suo ritorno in
Grecia con Cassandra,
sua preda di
guerra, verrà ucciso da Clitennestra, gelosa della troiana ma
soprattutto adirata per la
morte della figlia
Ifigenea: prima di partire per la guerra, Agamennone l'aveva
sacrificata ad Artemide per ingraziarsi la dea.
Cosa Rappresenta. È
il capo supremo, sempre rappresentato con uno scettro e un diadema,
gli
attributi regali.
Formalmente “primo inter pare,”, in realtà tende a soppiantare
gli altri provocandone l'ira e la vendetta.
Ulisse il più astuto.
Chi È. Il
suo nome greco è Odisseo, cioè “Colui che è odiato”. Re di
Itaca, è figlio dell'argonauta
Laerte e nipote
del dio Hermes.
Cosa Fa. A
Troia si mette in luce per l'espediente del cavallo di legno, che
determina la vittoria
degli Achei. Dopo
Troia vorrebbe tornare a Itaca, ma Poseidone glielo impedisce. Le
sue peripezie
sono narrate
nell'Odissea.
Cosa Rappresenta. Personifica
l'astuzia, l'abilità dei Greci e la sete di sapere.
Curiosità. “Fatti
non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
gli fa dire Dante
nell'inferno,
mettendolo tra “i consiglieri fraudolenti”, cioè tra chi usa
l'intelligenza per ingannare.
Diomede il portatore di civiltà.
Chi È. Re
di Argo, è grande amico e “complice” di Ulisse.
Cosa Fa. Sul
campo di battaglia è travolgente, arrivando a ferire gli dèi
Afrodite e Ares. La veemenza non ne limita però il senso morale:
combattendo contro Glauco (capo dei Lici) lo riconosce come un amico
di famiglia e getta le armi per stringergli la mano. Tornato ad Argo
non
viene riconosciuto
dalla moglie (è una vendetta di Afrodite) e decide di imbarcarsi per
l'Italia.
Cosa Rappresenta. Nella
letteratura successiva all'Iliade è il diffusore della civiltà nel
Mediterraneo, insegna ai popoli la navigazione e l'allevamento del
cavallo, fondando diverse città.
Menelao il “cornuto”.
Chi È. Figlio
di Atreo, fratello di Agamennone e marito di Elena, è il re di
Sparta (l'antica Lacedemone). Bello (Elena lo sceglie tra molti
pretendenti) è anche valoroso guerriero.
Cosa Fa. È
a lui che Paride sottrae Elena, causando la spedizione greca contro
Troia. Benché più
mite rispetto al
fratello, è un coraggioso combattente: sta per sconfiggere Paride in
un duello, ma
Afrodite
interviene per salvare il suo pupillo. A fine guerra si riprende
Elena e torna in patria.
Cosa Rappresenta. È
uno dei “cornuti” più famosi della letteratura, ma va ricordato
che aveva per
sposa la più
bella del mondo. Più alta è la posta in gioco, più alto è il
prezzo che si rischia di pagare.
Nèstore il vecchio saggio.
Chi È. Re
di Pilo, è il più vecchio tra i combattenti. Per la sua saggezza è
un punto di riferimento
per tutti gli
Achei.
Cosa Fa. Da
giovane era stato un valoroso guerriero partecipando, tra le altre
cose, alla ricerca del
vello d'oro
insieme agli Argonauti. Dopo il rapimento di Elena accompagna
Menelao attraverso la
Grecia per riunire
i combattenti. Finita la guerra torna felicemente nella sua città
(è uno dei pochi
a riuscirci).
Cosa Rappresenta. È
il vecchio saggio, ancora valoroso ma che eccelle soprattutto nel
dare consigli.
Curiosità. Il
suo nome compare sulla “coppa di Nèstore” dell'VIII secolo a.
C., tra i più antichi
testi in greco.
Aiace la forza bruta.
Chi È. Figlio
di Telamone, re di Salamina, è il più nerboruto tra gli Achei e il
più forte prima dell'arrivo di Achille. È sempre alla testa dei
soldati, armato di un'enorme ascia.
Cosa Fa. Esce
indenne da tutte le battaglie dell'Iliade ed è l'unico a non
ricorrere mai all'aiuto degli dèi. Dopo la morte di Achille ne
vorrebbe ereditare le armi (destinate al “più valoroso tra gli
Achei”), che invece andranno a Ulisse: per questa ragione impazzirà
e morirà suicida.
Cosa Rappresenta. È
la forza bruta, accompagnata da scarsa sagacia, ma riscattata dalla
perseveranza.
Curiosità. Dà
il nome all'Ajax, squadra di calcio di Amsterdam (Olanda).
Pàtroclo l'amico più amato.
Chi È. Grande
amico (e forse amante) di Achille, lo sostituisce quando questi,
offeso da Agamennone, si rifiuta di combattere contro i Troiani.
Cosa Fa. A
Troia è un coraggioso combattente: indossa le armi di Achille
sostituendolo al comando dei Mirmidoni, ma viene ucciso da Ettore in
duello. Alla notizia della sua morte Achille
prostrato dal
dolore,riprende a combattere. Non avrà pace fino a che non avrà
vendicato Pàtroclo
uccidendo Ettore e
facendo scempio del suo cadavere.
Cosa Rappresenta. È
un eroe dolce e buono, quai femmineo. Anche queste caratteristiche
hanno
alimentato l'idea
di una sua relazione omosessuale con Achille.
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