Gli eterni eroi . (Parte due).
Mauro Goretti |
Gli eterni eroi . (Parte due).
I Troiani.
Elena la donna fatale.
Chi È. Figlia
di Leda e di Zeus (che per unirsi alla donna si era trasformato in
cigno) è la bellissima moglie di Menelao.
Cosa Fa. Essendo
la donna più bella del mondo, aveva numerosi pretendenti: così col
“giuramento
di Tindaro” si
era deciso che fosse lei a scegliere lo sposo, mentre i respinti
avrebbero combattuto
al suo fianco se
qualcuno l'avesse rapita. Elena aveva scelto Menelao, ma il suo
rapimento da parte
del troiano Paride
fa mettere in pratica quel giuramento.
Cosa Rappresenta. È
l'eterno femminino, cioè simbolo della femminilità più che una
donna reale.
Per questo non è
considerata responsabile dei lutti di guerra.
Andròmaca la madre addolorata.
Chi È. Figlia
del re di Tebe, è moglie devota di Ettore, da cui ha un figlio,
Astianatte.
Cosa Fa. Nell'Iliade
supplica Ettore di non sfidare Achille, ma il marito la redarguisce
(essendo
donna non può
capire le faccende di guerra). Oltre alla morte di Ettore deve
affrontare anche quella
del figlioletto,
gettato dalle mura della città da Neottòlemo, figlio di Achille,
che oltretutto la renderà propria schiava e avrà da lei tre figli.
Cosa Rappresenta. È
la prima “mater dolorosa”, cioè una donna colpita duramente
negli affetti
familiari (figura
poi incarnata dalla Madonna) ed è considerata una delle figure più
commoventi della letteratura greca.
Ettore l'eroe tutto d'un pezzo.
Chi È. Primogenito
di Priamo e di Ecuba, strenuo difensore di Troia, è il vero
protagonista dell'Iliade insieme ad Achille.
Cosa Fa. In
battaglia è il più valoroso dei Troiani. Ha qualche momento di
incertezza, ma anche
perché le sue
capacità, a differenza di quelle di Achille, non derivano da
progenitori divini. Esita
per esempio
durante il duello più epico, quello con Achille, ma poi decide di
combattere comunque,
pur sapendo che va
incontro a morte certa.
Cosa Rappresenta. È
l'eroe per autonoma sia. Nella letteratura medioevale fu idealizzato
come il
“cavaliere
perfetto”. Rappresenta il coraggio e la lealtà (in ogni battaglia
rispetta i suoi nemici) e
anche un estremo
senso del dovere (come spiega alla moglie Andròmaca, preferisce la
morte al
disonore).
Curiosità. Dal
XVI secolo, nelle carte da gioco è identificato con il fante di
quadri.
Paride il belloccio vile.
Chi È. Figlio
di Priamo, fratello di Ettore, viene abbandonato in fasce perché la
sorella Cassandra
e l'indovino Esaco
predicono che avrebbe causato la rovina della città. Cresce come
pastore, ma
viene poi
riconosciuto e accolto di nuovo in famiglia. Bellissimo, è un
combattente vile: eccelle
solo nel tiro con
l'arco (preferisce scagliare armi da lontano).
Cosa Fa. È
lui a scegliere la più bella tra Hera, Atena, e Afrodite, ottenendo
in premio la donna
più
bella del mondo (Elena) e scatenando così la Guerra di Troia. Poco
presente sul campo di battaglia, è però lui a uccidere Achille
colpendolo al tallone (ma è Apollo a guidarlo mentre scocca la
freccia).
Cosa Rappresenta. Rispetto
all'ideale greco del “Kalòs Kagathòs”, cioè bello e buono
(caratteristiche presenti sempre insieme) è un'eccezione: pur
essendo bellissimo non è virtuoso.
Priamo il patriarca.
Chi È. È
il re di Troia, molto anziano ai tempi delle vicende narrate da
Omero.
Cosa Fa. Ha
un brillante passato militare (grazie a cui aveva notevolmente esteso
i suoi domini)
ma per la sua
vecchiaia ha, nell'Iliade, una parte piuttosto scialba. Molto devoto
verso gli dèi, è
poco incisivo
nelle decisioni di guerra (“passa la palla” al figlio Ettore).
Viene ucciso da Neottòlemo, il figlio di Achille.
Cosa Rappresenta. È
il capostipite dei Troiani: ha circa 50 figli, avuti dalle mogli e
dalle concubine, che perde in gran parte durante la guerra. Anche
per questo fa di tutto per riavere le spoglie di Ettore, di cui
Achille per vendetta fa pubblico scempio.
Cassandra la profetessa inascoltata.
Chi È. Figlia
di Priamo, è sacerdotessa di Apollo: è il dio ad averle conferito
il dono della preveggenza.
Cosa Fa. Da
bambina predice il ruolo distruttivo che avrà il fratello Paride per
Troia, ma non viene
creduta. Prevede
anche il rapimento di Elena e la caduta di Troia, e inoltre avverte i
Troiani della
presenza di Achei
nel cavallo di legno. Ma nessuno la ascolta. Caduta Troia, viene
stuprata da Aiace Oileo, catturata da Agamennone e uccisa da
Clitennestra.
Cosa Rappresenta. È
la profetessa inascoltata, che vede ciò che gli altri “non
vogliono vedere” e
che per questo
viene regolarmente allontanata o ritenuta matta.
Enea il pio.
Chi È. Figlio
di Archise (cugino di Priamo) e di Afrodite è il principe dei
Dardani. Nell'Iliade ha
un ruolo
secondario, mentre sarà il protagonista dell'Eneide di Virgilio.
Cosa Fa. Per
valore è il secondo dei Troiani dopo Ettore, ma è avvantaggiato dal
continuo aiuto
divino. La notte
dell'incendio di Troia fugge portando con sé il figlio Ascanio e,
sulle spalle, il padre.
Cosa Rappresenta. Virgilio
ne fa il capostipite dei Romani, istituendo una continuità ideale
tra l'antica Grecia e Roma. Nell'Eneide incarna valori romani: il
coraggio, la lealtà, la giustizia e la
pietas (il senso
del dovere e il rispetto dei rapporti tra uomini e dèi).
Dolone l'antieroe.
Chi È. Araldo
del re Priamo, è il più brutto tra i guerrieri troiani. Abbastanza
anziano, è però un buon corridore.
Cosa Fa. Si
offre volontario (in cambio dei cavalli di Achille) per spiare
l'accampamento degli Achei, ma viene scoperto da Ulisse e Diomede che
lo inducono a rivelare dettagli importanti sul campo troiano. Avute
le informazioni, Diomede lo decapita: la sua testa ancora supplicante
rotola
nella polvere.
Cosa Rappresenta. È
l'antieroe, che combatte solo per il guadagno personale. È brutto e
meschino
(le due cose, per
i Greci, andavano a braccetto) e la sua velocità sembra suggerire
una certa propensione alla fuga.
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