La Rivoluzione Scientifica.
Mauro Goretti |
La Rivoluzione Scientifica.
La scienza e le concezioni politiche moderne trovano
origine nei vasti mutamenti che, nel corso del XVII secolo,
coinvolsero tutti i campi del sapere : si ridefinirono allora, tutti
i concetti essenziali come quello di natura e di scienza e si
produsse quel complesso fenomeno che va sotto il nome di:
<<Rivoluzione Scientifica>>. La natura era stata
prevalentemente considerata, fin dall'antichità, come un insieme di
eventi ordinati finalisticamente
. Questo vuol dire che a fronte di un fenomeno naturale, ciò che ci
si domandava era << a quel fine, con quale
scopo ciò avviene?>>.
Aristotele
[ filosofo greco del IV
secolo a. C. che
con la sua autorità aveva influenzato il pensiero scientifico fino a
tutto il Medioevo ] sosteneva, ad esempio che: << un
grave cade con lo scopo di raggiungere
il
suo luogo naturale, che sarebbe il centro della terra, mentre il
fuoco va verso l'alto con lo scopo di raggiungere il suo luogo
naturale che starebbe al di sopra dell'aria>>.
In queste affermazioni ciò che deve interessarci, oltre alla
risposta fornita da Aristotele è il tipo di domanda
che le sta dietro.
Quel che muta nel '600 è innanzitutto, infatti, la maniera in cui ci
si pone il problema dei fenomeni naturali. Non ci si chiede più a
qual fine
si determini un dato evento, ma qual causa, in qual modo.
Come si vede è proprio il concetto di natura che si è modificato.
Il meccanicismo.
Per gli uomini di scienza del '600 la natura è come una enorme macchina,messa in moto da Dio, i suoi movimenti non sono dettati dagli scopi che devono essere raggiunti, ma solo da norme di funzionamento così come avviene in un orologio. E' questo il motivo per cui si parla di meccanicismo a proposito della sua concezione della natura che si ebbe nel XVII secolo, rispetto al finalismo aristotelico.
Le scienze
matematiche.
Nel
1543 un
astronomo polacco, Niccolò
Copernico [
1473
– 1543
] nel suo libro:
De
revolutionibus orbium coelestium
{ Le
rivoluzioni dei corpi celesti }
propose la spiegazione eliocentrica
per
la quale il Sole
occupa
il centro dell'universo mentre i pianeti, compresa la Terra,
sono in moto intorno ad esso: si trattava di un radicale
rovesciamento dell'ordine del cosmo che implicava la messa
in discussione
delle concezioni scientifiche fino allora dominanti. Grazie
soprattutto alla diffusione di edizioni e traduzioni di testi
scientifici e tecnici del mondo classico, come la fondamentale
versione latina degli Elementi
di geometria del greco
Euclide,
già nel Rinascimento
le
scienze matematiche avevano acquistato una dignità mai conosciuta
prima, alimentando gli studi della Trigonometria, prospettiva e
meccanica, e stimolando la ricerca di un rigore e di una precisione
divenne uno dei caratteri specifici della nuova scienza che aspirava
a liberarsi dai dati inaffidabili dell'approssimazione e a realizzare
quel passaggio fondamentale dal <<mondo
del pressapoco all'universo della precisione>>.
Commenti
Posta un commento
Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.