Un po' di storia Firenze.
Mauro Goretti |
Un po' di storia Firenze.
La Cattedrale.
Attorno al 1296 venne deciso che
l'antica cattedrale dedicata a S. Reparata non era più
adeguata
all'importanza e alle dimensioni della
città: fu Arnolfo, che già un anno prima aveva iniziato i
lavori di S. Croce, ad occuparsi
del progetto per la costruzione della nuova cattedrale che venne
intitolata S. Maria del Fiore; chiaro
era il riferimento all'antico nome latino di Florentia
ossia la
città del fiore. I lavori si
protrassero per lungo tempo e solo nel 1436 dopo 140 anni il papa
Eugenio IV poté consacrare la chiesa al culto. In seguito
(fine XV sec.) la cupola fu coronata dalla
lanterna e solo alla fine del secolo
scorso fu compiuto il rivestimento marmoreo della facciata su
disegno dell'architetto Emilio de
Fabris. L'interno è a croce latina con tre navate ripartite da
grandi
pilastri e con un coro dal quale si
diramano i due transetti laterali e l'abside semicircolare.
L'aspetto austero e l'estrema
semplicità evidenziano ancor più la vastità dell'ambiente; con gli
oltre
150 metri di lunghezza questa chiesa è
la terza della cristianità dopo S. Pietro a Roma e S. Paolo a
Londra. Fondamentalmente improntata
sullo stile gotico la massiccia cattedrale riesce però a mantenere
una misura ed una classicità che Firenze aveva ereditato
direttamente da Roma. I contrasti e le ineguaglianze del
gotico vengono qui smorzati nella ricerca di una compostezza formale
che fa perno sul quadrato perfetto, i cui lati di 38 metri sono dati
dall'altezza della navata
centrale e dalla larghezza della chiesa
stessa. Sede di cerimonie e delle memorabili prediche del
Savonarola, la Cattedrale fu lo
scenario di un tremendo attentato avvenuto il giorno di Pasqua 1478
quando al soldo di Papa Sisto IV e
della famiglia fiorentina dei Pazzi, alcuni assassini cercarono
di uccidere Lorenzo
il Magnifico e suo fratello Giuliano de' Medici.
Nella congiura detta dei Pazzi,
Giuliano morì mentre Lorenzo, con
l'aiuto di amici, si salvò rifugiandosi in una delle sagrestie della
chiesa.
La Cupola.
Un discorso a parte merita la cupola
che Brunelleschi costruì tra il 1420 e il 1434. Di dimensioni
enormi (m.45 di diametro alla base e m.
114 di altezza) la cupola fu eretta senza l'uso della tradizionale
armatura. Brunelleschi usò un sistema detto a spina di pesce
con pietre e mattoni incastrati uno dentro l'altro in modo che la
costruzione, che saliva in cerchi concentrici sempre più
stretti,potè sostenersi da sola. Per
dare maggiore protezione e sostegno, Brunelleschi pensò ad
una
doppia calotta in mezzo alla quale
esiste un'intercapedine dove sale la scala che dopo 463 gradini
porta fino alla terrazza della
lanterna. Gli affreschi all'interno della cupola furono iniziati nel
1570
dal Vasari e continuati dopo la sua
morte da Federico Zuccari; le storie illustrate sono quelle del
Giudizio finale. Verso l'inizio del
'500 si pensò di decorare il tamburo esterno della cupola con
un ballatoio di marmo che girasse
tutt'attorno. L'incarico fu affidato a Baccio d'Agnolo che nel 1508
terminò il primo degli otto lati. Sentito il parere autorevole di
Michelangelo che definì il ballatoio una gabbia per grilli, le
autorità fecero cessare i lavori.
Gli Uffizi.
Il palazzo risale al 1560 ed è
un'opera del Vasari al quale era stato affidato l'incarico di
costruire
un edificio che contenesse gli uffici
dell'amministrazione cittadina; di qui il nome Uffizi.
Il palazzo è di grande effetto
scenografico e si inserisce tra il centro politico di Palazzo Vecchio
e
il fiume con inquadrature ottiche
meravigliose (stupendo è il rapporto con la torre di Arnolfo che
è perfettamente visibile dalla
spalletta dell'Arno attraverso l'arco del braccio corto degli uffizi.
Ancora una volta il materiale scelto
per la costruzione fu quello tradizionale della pietra serena
grigia a contrasto con l'intonaco
bianco. Il merito della creazione della galleria d'arte del piano
superiore spetta a Francesco I che
nel 1581 riuscì a strappare questi ambienti alla burocrazia.
Francesco raccolse nella sala
della Tribuna alcuni dipinti e importanti sculture iniziando quella
metamorfosi a favore della cultura, che
grazie al collezionismo che caratterizzò i suoi successori
Medici nonché i Lorena, ha fatto degli
Uffizi la galleria d'arte più completa d'Italia ed una delle
più
importanti del mondo. Lungo i due
corridoi principali si trovano 45 sale dove i celebri
dipinti sono
esposti in ordine cronologico.
Partendo dalla prima sala potrà essere effettuata, quindi, una
visita completa che porterà il visitatore a seguire lo sviluppo
delle varie scuole e soprattutto quella fiorentina dal XIII
fino al XVII secolo. I corridoi dai quali si accede alle
sale sono riccamente decorati da statue e sarcofagi di epoca romana
gran parte dei quali, copie di originali greci.
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