La Trota iridea. Zoologia.

Aramini Parri Lucia

La Trota iridea. Zoologia.

La trota iridea o arcobaleno (Onchorhynchus mykiss) è probabilmente uno dei pesci più noti, ma sono pochi coloro che ne conoscono la storia e le vere origini. Essa è diffusa un po' dappertutto nel mondo, dall'Europa all'America del nord, dall'America del sud, all'Africa, dall'Australia alla Nuova Zelanda, senza tralasciare l'India e altre regioni dell'Asia. Nei Paesi occidentali è la preda più comune dei pescatori sportivi. Mentre come pesce d'allevamento è la specie di trota più frequente nelle piscicolture così come la più popolare tra i consumatori. La maggior parte delle trote conosciute e il salmone atlantico sono parenti stretti e appartengono al genere Salmo. Ciò spiega perché tal volta le varie specie si incrocino e diano origine a ibridi che, in certi fiumi comunicanti con l'Atlantico, dove trote e salmoni convivono, possono essere anche comuni. Un tempo, anche la trota iridea era attribuita al genere Salmo, ma ricerche più approfondite hanno condotto a una sua riclassificazione e attribuzione al genere Oncorhynchus, che comprende i salmoni dell'Oceano Pacifico. La reale originario di questa trota tanto diffusa si estende dall'Alaska alle coste messicane, interessando le coste del Canada e degli Stati Uniti. Nelle regioni occidentali del Pacifico settentrionale, l'iridea è conosciuta dallo Stretto di Bering fino alla foce del fiume Amor in Asia.

Specie parallele.

Le trote iridee che vivono nel Pacifico ritornano ai propri fiumi di origine per riprodursi, assumendo una tipica colorazione acciaio argentata, e si possono considerare l'equivalente ecologico delle trote di mare europee. Persino nel nostro Paese le trote iridee non hanno perso la familiarità con il mare e si adattano bene a vivere anche in acque salate. Nell'America del Nord, la trota iridea è presente in molti habitat di acqua dolce, laghi, fiumi, bacini artificiali, e abitudini simili della trota fario o di torrente (Salmo trutta trutta). Le due specie sono anche state protagoniste di uno scambio ittiologico ai fini di ripopolare le acque e di differenziare le attività dei pescatori. Così la fario è stata introdotta negli Stati Uniti e l'iridea è stata importata in Europa e in Italia a partire dai primi anni del Novecento. Oltre ad essere facilmente allevabili, le trote iridee tollerano acque più calde e meno ossigenate della trota fario. Questa caratteristica le ha rese ideali per ripopolare i canali artificiali e i tratti di pianura di molti fiumi, in genere poco adatti ai salmonidi. Quanto ai piscicoltori, essi hanno sfruttato il ciclo riproduttivo molto variabile di questa specie della quale sono oggi disponibili uova in ogni periodo dell'anno. In questo modo le trote possono essere allevate a ciclo continuo e la loro rapida crescita consente di avere tutto l'anno un prodotto sempre fresco, con caratteristiche e dimensioni costanti, ideali per i consumatori.
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