Il Martin Pescatore. Zoologia.
Aramini Parri Lucia |
Il Martin Pescatore. Zoologia.
Si fa appena in
tempo a vederlo sfrecciare sul pelo dell'acqua, che il martin
pescatore (Alcedo atthis) è
già sparito. E ci si può ritenere fortunati per il solo fatto di
averlo intravisto. Qualche volta si riesce a individuare questo
piccolo uccello grazie al sibilo leggero, acuto e stridente, che
emette quando, allarmato, prende rapidamente il volo sbucando dai
cespugli che ricoprono le sponde. Si può dire, senza esagerare, che
il martin pescatore possiede il piumaggio più vistoso tra tutti gli
uccelli che vivono nel nostro Paese. Le straordinarie sfumature di
azzurro e di verde delle ali, del dorso e del capo cambiano intensità
secondo il raggio di incidenza della luce e offrono uno spettacolo
bellissimo. In volo, si nota particolarmente l'area di colore
azzurro più chiaro che si estende dalla parte posteriore del capo
lungo il dorso e fino alla base della coda.
Un
brillante camuffamento.
Visto da vicino, il martin pescatore
ha un piumaggio brillante e colorato, che non può non dare
nell'occhio; nel suo habitat naturale, tuttavia, questo piumaggio
assume un ruolo mimetico. Se lo si guarda dal davanti o dal sotto,
infatti, le parti inferiori color ruggine lo rendono invisibile sullo
sfondo di una riva fangosa o sabbiosa, posato sul terreno, su un ramo
o su un qualunque palo di legno. Allo stesso modo, se lo si guarda
da sopra, le tonalità iridescenti di azzurro e verde si confondono
perfettamente con i cangianti riflessi dell'acqua. Del resto,
nemmeno il comportamento tradisce la sua presenza. Mentre attende
posato su un ramo l'occasione giusta per tuffarsi, resta immobile, se
si eccettua un leggero movimento meccanico del capo e della coda;
quindi, al momento opportuno, parte di scatto, volando piuttosto
basso, in linea retta, per scomparire subito dopo nell'intrico dei
rami o dei cespugli. A parte le regioni più montuose, il martin
pescatore è abbastanza diffuso in gran parte dell'Italia
continentale e nelle isole, ma solo in aree caratterizzate
dall'habitat che predilige: fiumi dal corso lento, canali, laghi o
stagni a bassa quota. Le popolazioni del martin pescatore possono
rimanere nella stessa zona per tutto l'anno, ma, se l'inverno è
troppo rigido, raggiungono terre più calde, per esempio nei pressi
un estuario. I censimenti hanno dimostrato che gli effettivi di
questa specie diminuiscono seriamente durante gli inverni molto
freddi, ma anche il caldo e la siccità ne stressano le popolazioni:
la diminuzione della portata di un fiume favorisce la concentrazione
degli inquinanti, mentre alcuni corsi d'acqua addirittura scompaiono
o diventano comunque troppo irregolari per rispondere alle esigenze
di questi uccelli. Tuttavia, grazie all'elevato tasso di
riproduzione, non è raro contare sei o sette pulcini per ogni covata
e in annate particolarmente favorevoli una coppia può allevare fino
a tre quattro nidiate, i martin pescatori sono in grado di
riprendersi rapidamente.
Carta
d'identità.
Nome
Nome comune: martin pescatore
Nome scientifico: Alcedo atthis
Dimensioni
Lunghezza: fino a 16-17 cm,compreso il becco di circa 4 cm;
peso 35-40 gr.
Caratteristiche
Piumaggio azzurro-verde, iridescente nella parte superiore,
rosso-arancio in quella inferiore, con fasce arancioni,
bianche e azzurre sulle guance; zampe rosso vivo;
il lungo becco è tutto nero nel maschio, mentre la
femmina ha la mandibola inferiore rossa.
Nido
Depone 6-7 uova bianche e di forma tondeggiante
in una cavità in fondo a un tunnel di 1 metro di
lunghezza, generalmente scavato nella parete
sabbiosa o fangosa di un argine, poco sopra il
livello dell'acqua.
Alimentazione
Piccoli pesci e occasionalmente anche insetti;
caccia da un posatoio situato sopra l'acqua.
Richiamo
Grido stridente e acuto, a volte ripetuto.
Soprattutto in primavera e autunno emette
un aggressivo shrit-it-it
per scacciare gli intrusi.
Periodo
riproduttivo
Depone le uova tra aprile e luglio, incubandole
per 20 giorni. Una coppia può allevare 2-3 nidiate all'anno.
Giovani
Acquistano il piumaggio definitivo circa 10 giorni
dopo la nascita; sono in grado di volare circa 25
giorni dopo.
Habitat
Acque pulite, fiumi dal corso lento, stagni o laghi
con sponde adatte alla costruzione della galleria-nido;
in inverno anche sulle coste marine.
Distribuzione
Specie piuttosto diffusa su tutto il territorio italiano,
meno numerosa nelle zone dove l'altitudine è maggiore
e nelle regioni meridionali. Alle popolazioni residenti
si aggiungono in inverno individui provenienti
dall'Europa settentrionale.
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