In Islanda per la prima volta. Viaggi.
In Islanda per la prima volta. Viaggi.
Terra, fuoco, ghiaccio, acqua: da
quest'alchimia primordiale nascono scenari unici al mondo. E chi
visita l'Islanda per la prima volta non può che inchinarsi alla
forza della natura, signora assoluta dell'isola. Ecco, dunque, i
luoghi da non perdere per avvicinarsi allo spirito di questa terra
straordinaria.
Reykjavìk, tra arte e natura.
Più che una capitale, sembra una
deliziosa cittadina di provincia: ordinata, pulita, con ampi spazi
verdi e casette dai tetti multicolori. Una sorta di “città
giocattolo” a misura d'uomo. Per averne una visione a
trecentosessanta gradi, andate sulla terrazza del ristorante
Perlan (la Perla), avveniristica
costruzione che domina da un'altura la capitale. Si tratta di
un'immensa cupola in vetro girevole che poggia sopra enormi serbatoi
d'acqua calda utilizzata per il riscaldamento delle abitazioni di
Reykjavìk.
All'interno e all'esterno dell'edificio, inoltre, è stato
ricostruito il fenomeno del geyser: uno zampillo, alto diversi metri,
scaturisce dal suolo ogni quarto d'ora. Se cercate libri (anche in
italiano), mappe e cartine sulla città e sull'isola, andate nella
fornitissima libreria Màl og Menning, Laugarvegur, aperta tutto
l'anno. Se siete appassionati d'arte scegliete, fra i molti musei
cittadini, quello dedicato a Einar
Jònsson (1874-1950),
grande scultore moderno islandese le cui opere sono esposte
nell'edificio a forma di cubo e nel giardino retrostante. A
vedere (solo all'esterno) anche Casa
Hòfòi, una
sobria costruzione di inizio secolo in riva al mare, che ospitò nel
1986 il primo incontro fra Reagan e Gorbaciov. Nel centro storico,
adornato da case antiche, meritano una sosta la tranquilla
Austurvòllur,
la vecchia piazza “erbosa”, e il vicino Tjòrn,
il
romantico laghetto della città rifugio di numerose specie di
avifauna.
L'acqua dà spettacolo.
In
islandese Gullfoss significa
“cascata d'oro”, per via del colore dorato conferito da un
particolare fenomeno di rifrazione dei raggi solari nell'acqua.
Questa imponente cascata, una delle principali attrazioni
dell'Islanda a 125 chilometri e est della capitale, precipitando da
due balconate con un dislivello di oltre trenta metri, ha dato vita a
un suggestivo canyon profondo una sessantina di metri. Tanta potenza
rischiò di essere sfruttata, nei primi anni del secolo, da una
centrale idroelettrica. La questione si risolse molti anni dopo con
l'istituzione di una riserva naturale, anche grazie all'impegno della
giovane e battagliera Sigrìòur Tòmasson, a cui è dedicato il
monumento nei pressi della cascata. A una manciata di chilometri da
Gullfoss si trova un'altra meta cara agli escursionisti: Geysir,
che ha dato il nome in tutto il
mondo ai fenomeni naturali di origine geotermica. In questa zona
fino a qualche decennio fa si poteva ammirare la maestosità del
Grande Geysir, il cui
getto d'acqua raggiungeva i 70 metri d'altezza; oggi purtroppo non è
più in attività. Lo spettacolo è offerto però dal geyser
Strokkur, che ogni 5
minuti soffia colonne d'acqua alte 30 metri, circondato da
un'incredibile girone dantesco di soffioni, pozze di fango bollente e
macchie di colore sparse nella terra scura.
Un bagno nella Laguna Blu.
Uno
dei luoghi più amati dagli islandesi? È la Laguna Blu,
un grande bacino formato dalle
acque che circondano la centrale geotermica di Svartsengi, presso
Grindavìk, nella
Penisola Reykjanes. Oggi è un rinomato centro termale, indicato
soprattutto nella cura della psoriasi. Immergersi in questa grande
pozza calda (fino a 70 gradi) ricca di alghe e sali minerali, avvolti
dai vapori che sfumano la sagoma della centrale, è un'esperienza
fantastica, soprattutto quando la temperatura esterna scende sotto lo
zero. Unica avvertenza: dopo aver superato l'impatto con l'aria
fredda (si cammina per qualche metro all'aria aperta dallo
spogliatoio alla vasca), non fatevi impressionare dal fondo scivoloso
della laguna, ricoperta da candide rocce calcaree e da fanghi di
silice bianca. Verrete ricompensati dalla piacevolezza di
un'immersione calda a due passi dal Circolo Polare Artico.
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