Le stagioni (della vita) non sono più quelle di una volta? Psiche.
Le stagioni (della vita) non sono più quelle di una volta? Psiche.
Probabilmente no. Secondo il professor
Alessandro Rosina, docente associato di demografia alla facoltà di
Economia all'Università Cattolica di Milano, l'aspettativa di vita
di 79 anni per gli uomini e 84 per le donne ha spostato in avanti le
lancette delle fasi della vita. Si è così bambini fino ai 15 anni
(mentre fino agli anni '60/'70 lo si era fino ad 11), giovani dai 16
ai 24 anni, ma giovani adulti (fascia d'età prima inesistente,dato
che a 25 anni si era considerati adulti e lo si restava fino ai 60,
età in cui cominciava la vecchiaia) dai 25 ai 34 anni. Oggi si
diventa adulti a 35 anni e lo si resta fino a 54 (si passa poi ai
“tardo adulti”, ai “giovani anziani” dai 65 ai 74 anni,
“anziani” dai 75 agli 84 ed infine “grandi anziani” dagli 85
in poi). Responsabile di ciò sarebbe anche la mancanza di lavoro,
che non permette ai giovani di uscire di casa e diventare
effettivamente adulti indipendenti, come invece accadeva in passato.
Fanciulli di 52 anni.
Da
un'altra ricerca realizzata su 2.200 persone dall'Istituto di
statistica e dal ministero del Lavoro britannici e pubblicata sul
Daily mail, emergono
però dati diversi. Secondo gli intervistati under 25, la fine della
giovinezza arriva a 32 anni, mentre l'inizio della vecchiaia è
fissato a 54 anni. Lo scenario cambia per gli over 25, secondo i
quali la giovinezza finisce a 41, mentre l'età matura comincia a 59.
Gli ultraottantenni invece fissano la fine della fanciullezza a 52
anni e l'inizio della maturità a 68.
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