L'istruzione pubblica. Francia -
Napoleone Bonaparte.
L'istruzione pubblica.
Collegata all'esigenza di formare un
capace ceto di amministratori e di tecnici fu l'attenzione prestata
“all'istruzione pubblica”, media e universitaria. Fu potenziata
“l'Ecole polytechnique” come stadio preparatorio alla
specializzazione nei settori minerari, dell'artiglieria e delle
costruzioni. Ma la struttura fondamentale furono i “licei” che
avevano il compito di fornire una cultura generale, soprattutto
classica e letteraria, al nuovo ceto dirigente. L'intervento nel
campo scolastico non fu che uno degli aspetti dell'enorme dilatazione
delle competenze e attribuzioni dello Stato realizzata in questo
periodo. Lo Stato fu investito dei compiti di “assistenza sociale
e sanitaria” nonché del “controllo dei mendicanti”. La
burocrazia si dedicò con apposite inchieste a una rilevante raccolta
di “dati statistici”, economici e sociali, che dovevano servire
di base all'intervento pubblico. LO Stato come lo conosciamo oggi si
struttura in epoca napoleonica.
Repressione delle opposizioni.
La riorganizzazione politica e
amministrativa poté procedere senza ostacoli perché furono
sistematicamente combattute le opposizioni più radicali, di destra e
di sinistra. La guerriglia vandeana fu progressivamente sconfitta.
I giacobini più accesi vennero deportati alle Seychelles.
Ma il consolidamento del potere
napoleonico era legato al raggiungimento della pace. E la pace
passava inevitabilmente per una ripresa della guerra.
Ripresa della guerra.
Nella primavera del 1800, mentre le
truppe del generale Moreau attaccavano in Germania, Napoleone varcava
le Alpi e, dopo aver riconquistato Milano, riuscì a prelevare sugli
austriaci a
“Marengo” (giugno 1800). Ma
l'Austria, soltanto dopo ulteriori sconfitte, si adattò a firmare la
“pace di Lunèville” (febbraio 1801), che riconosceva la
ricostituzione della Repubblica cisalpina
e la cessione definitiva alla Francia
della riva sinistra del Reno. Dopo che la Russia si era ritirata
dalla coalizione anti-francese a causa di contrasti commerciali con
gli inglesi, il conflitto rimaneva ancora aperto con la sola
Inghilterra. Le dimissioni del più strenuo avversario della
Francia, il primo ministro “William Pitt il Giovane”,
consentirono un avvio delle trattative che si conclusero nel marzo
1802 con la “pace di Amiens”. La Francia restituiva l'Egitto
all'Impero ottomano, mentre l'Inghilterra riconosceva le conquiste
francesi in Europa. Con Amiens ebbe inizio l'unico, e del resto
brevissimo, periodo di pace tra Francia e Inghilterra.
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