La diffusione dell'illuminismo.
Cosmopolitismo e circolazione delle idee: la diffusione dell'illuminismo.
La Stampa.
Tutti i paesi europei parteciparono, in
maggiore o minor misura, al movimento illuminista. Dal Portogallo
alla Polonia, dall'Italia alla Svezia fu tutto un fiorire di opere,
di periodici, di gazzette
e di accademie ispirate agli ideali e
ai programmi dei Lumi. Alcuni paesi è il caso della Polonia videro
realizzarsi una vera e propria rinascita intellettuale e culturale.
Significativo fu il sorgere e il diffondersi in tutta Europa di
“accademie agrarie” votate al miglioramento dell'agricoltura.
Nessun grande dibattito o tema di
discussione rimase chiuso nel suo ambito d'origine. Un tratto
accomunò intellettuali, riformatori e pubblico colto: la convinzione
di essere tutti partecipi di una grande opera di rinnovamento che non
conosceva confini nazionali.
L'egemonia francese.
Questo cosmopolitismo e questa
circolazione delle idee furono gli elementi portanti della cultura
delle èlites. All'interno di un disegno dai contorni così ampi,
non bisogna perdere tuttavia di vista alcune linee forti,
rappresentate dal contributo del pensiero inglese (e per la
precisione scozzese)
e dall'egemonia della cultura e degli
intellettuali francesi. Un'egemonia legata a un ambiente e a
iniziative più dinamiche e di maggior successo, come
“l'Enciclopedia”. In un tessuto di relazioni culturali così
fitto un ruolo egemonico spettò anche ad alcune singole opere (non
solo francesi)
destinate a incidere più profondamente
e a lasciare tracce più durature: si pensi “all'Esprit des lois”
di Montesquieu o a “Dei delitti e
delle pene di Beccaria” .
L'illuminismo in Germania e Kant.
Le origini dell'illuminismo nel mondo
tedesco furono legate alla lotta contro il dogmatismo e
l'autoritarismo della Chiesa luterana. Ma il punto più alto
dell'Illuminismo tedesco e quasi il compimento di tutta la filosofia
del '700 fu raggiunto dall'opera del filosofo Immanuel Kant
(1724-1804),
autore della “Critica della ragion pura” (1781).
Dall'Illuminismo Kant diede, in risposta al quesito <<Che cos'è
l'Illuminismo? >>, una definizione memorabile per chiarezza e
intensità:
L'Illuminismo è
l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a
se stesso.
Minorità e
l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un
altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di
essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di
decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza
essere guidati da un altro. “Sapere aude!” Abbi il coraggio di
servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto
dell'Illuminismo.
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