La colonizzazione Americana.
La colonizzazione
Americana.
I fattori della colonizzazione.
La colonizzazione inglese
del Nord America si era svolta in tempi piuttosto lenti, fra l'inizio
del '600
e la metà del'700; ed era
stata il risultato non tanto di un piano di conquista preordinato,
quanto della somma di una serie di azioni e di spinte diverse:
l'iniziativa di alcune “compagnie commerciali” o di singoli
grandi proprietari o speculatori si sommò a una consistente
emigrazione dalla Gran Bretagna, e da altri paesi europei, di
“minoranze politiche e religiose”. Sia le iniziative economiche
sia i movimenti migratori furono incoraggiati o assecondati dalla
corona britannica, allo scopo precipuo di contrastare o di
controbilanciare la presenza sul continente delle altre potenze
coloniali: in particolare
della Francia e della Spagna. Formatesi in tempi e in circostanze
diversi, abitate da popolazioni tutt'altro che omogenee per religione
e etnia, le colonie del Nord America
differivano profondamente
fra loro anche per ciò che riguardava l'economia e l'organizzazione
sociale. Da questo punto di vista, si potevano individuare tre zone
distinte.
Il Nord.
Nelle “quattro colonie
della Nuova Inghilterra (Massachusetts, Rhode Island, Connecticut,
New
Hampshire”), fondate tra
il 1620 e il 1680 da gruppi puritani in dissenso con la Chiesa
anglicana, le condizioni climatiche simili a quelle dell'Europa
nord-occidentale avevano consentito la “coltivazione dei cereali”
e il costituirsi di “villaggi rurali” che riproducevano il
modello originario della comunità puritana; ma nei centri urbani
della costa (primo fra tutti Boston) fiorì un'industria
cantieristica che forniva
circa il 50% del tonnellaggio alla flotta britannica.
Il Sud.
Nelle
“cinque colonie del Sud” (Virginia, Maryland, Carolina del Nord e
del Sud, Georgia) tutta l'economia era incentrata sulle piantagioni
(di tabacco, di riso e, più tardi, di cotone), si fondava
principalmente sulla grande proprietà e si reggeva sul lavoro degli
“schiavi” di origine africana.
Il Centro.
Le “quattro colonie del
centro” (New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware) che non
costituivano un blocco omogeneo, avevano una situazione economica
simile a quella della Nuova Inghilterra ma con una diversa struttura
della proprietà terriera (nel New York dominavano i “grandi
latifondisti” e più marcati squilibri sociali.
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