Iliade – battaglie e duelli.


Iliade – battaglie e duelli.
Le prime due battaglie del poema finiscono sostanzialmente alla pari, ma la terza è un disastro per i Greci: Ettore, non arginato da Achille, dilaga coi suoi fino al mare, minacciando le navi greche in secca. Il disastro commuove Pàtroclo, amico intimo di Achille, che implora l'eroe in sciopero di tornare a combattere, o almeno di prestargli le sue armi perché lui stesso si batta al suo posto.
Achille si fa convincere e dice sì alla seconda proposta. Una scelta tragica, perché Pàtroclo va in battaglia, incontra Ettore e ne viene ucciso. Insomma: i Greci sembrano finiti dalla padella alla brace. Ma paradossalmente la morte di Pàtroclo ribalta le sorti della guerra a loro favore. Infatti Achille, che fin qui ha riso soddisfatto dell'eccidio di connazionali, di fronte al cadavere dell'amico
scoppia un'altra volta in lacrime, poi fa la pace con Agamennone e torna in campo nella quarta battaglia del poema, dopo un nuovo sfogo con mamma Teti. Per i Troiani è subito strage: chi non muore sotto la spada o sotto le ruote del carro di Achille è costretto a fuggire dentro le mura della città.

Dèi in campo.

Si avvicina il gran finale. E per dare solennità all'evento Omero lo fa precedere da una parata di divinità in armi. Oltre ai soliti dèe già schierati, stavolta scendono in campo a fianco dei Greci anche Hermes (Mercurio), Efesto (Vulcano) ePoseidone (Nettuno). Sul fronte opposto le new entry
sono Artèmide (Diana), dea della caccia, e sua madre Leto (Latona), che ingaggiano personalissimi
duelli con Hera ed Hermes. Il clou dell'Iliade arriva poco dopo (nel libro XXII), con i due supereroi,Achille ed Ettore, che finalmente si trovano vis-àvis. Quando il troiano vede avvicinarsi Achille, “al truce/dell'emo agitator Marte simile”, sulle prime ne ha paura e fugge. Poi si ferma, affronta il nemico e cade trafitto da un colpo di lancia in gola. Ormai morente, chiede allora al vincitore del duello di aver pietà per il suo cadavere. Ma Achille, spietato, risponde picche: “Io vo'
che tutto/ti squarcino le belve a brano a brano”. E fa seguire alle parole i fatti: la salma dell'eroe troiano viene spogliata, trafitta più volte, poi legata al carro di Achille e trascinata nella polvere fino al campo greco.



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