La funzione clorofilliana. Ecologia.
Aramini Parri Lucia. |
La funzione clorofilliana. Ecologia.
E'
l'alba. Il bosco è ancora quasi completamente uscito dalle tenebre
notturne. Improvviso,il primo
raggio
di sole illumina la cima di un albero,batte su una foglia. Ecco: in
quella fogliolina lunga
pochi
centimetri si mette subito in movimento un complesso,meraviglioso
lavorio. E' un
piccolissimo
avvenimento che però,ripetuto all'infinito in ogni foglia di ogni
albero esistente,
rende
possibile la vita sulla Terra: la funzione della clorofilla.
Che cos'è la clorofilla.
Prendiamo
una dei milioni di cellule che formano la fogliolina ed esaminiamola
al microscopio:
vedremo
un piccolo involucro costituito da una parete di cellulosa e pieno di
una sostanza
granulosa,il
citoplasma; nel citoplasma potremo scorgere,fra molte piccolissime
particelle di
vario
genere,alcune formazioni granulose rotondeggianti,di colore
verde,cioè i “cloroplasti” o
plastidi
verdi,impregnati di “clorofilla”. La clorofilla è un
pigmento,cioè una sostanza chimica
colorata.
Sono i pigmenti che danno i colori ai peli e alla pelle; anche
l'emoglobina che colora in
rosso
il sangue è un pigmento.
Dove si trova.
La
clorofilla si trova in tutti i vegetali,esclusi i funghi e poche
piante parassite. Si forma nel
cloroplasto
soltanto quando in esso è
contenuta una quantità anche minima di ferro e quando la
foglia
è esposta alla luce. Le piante fornite di clorofilla si chiamano
“autotrofe”(dal greco “autos”,
da
se stesso e “trophè”,nutrizione) perché,essendo capaci di
trasformare le sostanze minerali in
composti
organici,non devono ricorrere a molecole organiche già elaborate da
altri organismi.
Come è composta.
La
clorofilla ha una struttura chimica complicatissima: la sua
molecola,anzi,le sue molecole,
perché
vi sono due tipi leggermente diversi di clorofilla ( denominati
clorofilla A e clorofilla
B),
sono enormi. Ve ne diamo,per
dovere di esattezza,la formula.
Clorofilla
A : C55
H72 O5 N4 Mg
Clorofilla
B: C55 H70 O6 N4 Mg
Una molecola di clorofilla A ha
quindi ben 55 atomi di carbonio,72 di idrogeno,5 di ossigeno,
4 di azoto e 1 di magnesio,
mentre una clorofilla B ha 55 atomi di carbonio,70 di idrogeno,6 di
ossigeno,4 di azoto e 1 di
magnesio.
La funzione della clorofilla.
Sulla
pagina superiore della foglia,quella esposta al sole,si compie
un'opera meravigliosa. Da
milioni
di anni,da quando ancora l'uomo non era comparso sulla Terra,le
piante verdi si servono
dell'energia
solare. In tal modo esse alimentano il più grande impianto
industriale della Terra:
quello
che produce ogni anno centinaia e centinaia di miliardi di tonnellate
di sostanze organiche,
cioè
la materia prima essenziale per tutti gli altri esseri viventi. Il
macchinario di questo colossale
impianto
è la clorofilla. La foglia,attraverso i suoi pori,assorbe dall'aria
molecole di anidride
carbonica
(CO2 ) mentre riceve dalle radici,attraverso i vasi,molecole di
acqua (H2 O) che si
accumulano
nello strato delle cellule a palizzata. Appena ogni minuscola
quantità di energia
solare,detta
fotone,raggiunge la foglia,essa viene captata dalla clorofilla e
trasformata in energia
chimica,che
serve per le complesse reazioni chimiche che portano alla formazione
degli idrati di
carbonio.
I cloroplasti.
I
minuscoli dischi verdi che contengono la clorofilla non stanno
immobili nella cellula,ma si
muovono
all'interno di essa come se avessero una vita propria. Quando i raggi
del sole sono
troppo
forti,questi dischi possono reagire in due modi diversi: si coricano
su di un fianco oppure
si
ritirano ai lati delle cellule. Se invece il cielo diventa
grigio,questi dischetti compiono un mezzo
giro
su se stessi in modo da esporre ai raggi le facce più estese,per
ricevere la maggior quantità di
luce.
La formazione dell'amido.
Man
mano che la funzione clorofilliana si svolge,si formano alla
superficie dei cloroplasti tanti
microscopici
granelli di amido ( insolubile nell'acqua) che a poco a poco si
ingrossano e,dopo
un
giorno di sole,riempiono la cellula. Durante la notte le molecole di
amido,trasformate di nuovo
in
zuccheri solubili nell'acqua,escono attraverso i pori della cellula e
passano nei vasi conduttori.
Una
parte di esse,nuovamente trasformata in amido,sarà accumulata. Una
volta che il carbonio è
stato,come
si dice,”organicato”,cioè dopo che ha formato i glucidi o idrati
di carbonio,si unisce
con
gli elementi inorganici assorbiti dalle radici,per formare
proteine,grassi ecc.
La fotosintesi,fonte di vita.
Poiché
la produzione dei carboidrati si opera soltanto per merito della
clorofilla,sotto lo stimolo
della
luce,si indica il fenomeno con il nome di “fotosintesi
clorofilliana” (dal greco
“fòs- fotòs”,
luce).
L'importanza dell'attività clorofilliana è fondamentale per la vita
sulla Terra,giacché essa
rappresenta
l'unica sorgente di energia necessaria alla pianta per fabbricare la
propria sostanza
vivente
della quale,direttamente o indirettamente,vivono tutti gli animali e
l'uomo stesso. Noi,
cioè,dipendiamo
in maniera assoluta dai vegetali perché possiamo trarre le energie
di cui abbiamo
bisogno
solamente frammentando,demolendo e bruciando nel nostro organismo le
grosse
molecole
organiche ( glucidi,proteine,lipidi) che troviamo già “preparate”
nei vegetali oppure
nelle
carni di animali che a loro volta si nutrono di vegetali o di altri
animali che si sono nutriti
di
vegetali. La quattro millesima parte dell'energia solare che investe
la Terra viene utilizzata
dalle
piante: la clorofilla può formare in un'ora 1 g di zuccheri per ogni
mq di superficie fogliare
esposta
alla luce. Calcolando che una pianta di medie dimensioni abbia circa
1000 mq di foglie,
essa
produce ogni ora 1 kg di zuccheri,cioè 12 kg ogni giorno,e cioè
circa 4,4 tonnellate per anno.
L'equilibrio atmosferico.
La
clorofilla svolge un'altra funzione di grande importanza: un enorme
quantità di anidride
carbonica
( che è irrespirabile) viene versata continuamente nell'aria dalla
respirazione degli
esseri
viventi,dalle combustioni e dalle fermentazioni. Nello stesso tempo
scompare una quantità
circa
uguale di ossigeno,utilizzato per le diverse ossidazioni. La vita,in
poco tempo,diventerebbe
impossibile
sulla Terra. Fortunatamente,le piante verdi ricostituiscono
l'equilibrio alterato,
trasformando
il carbonio dell'anidride carbonica in composti organici e
restituendo all'atmosfera
l'ossigeno.
Clorofilla ed emoglobina.
Si
è detto più sopra che sia la clorofilla che l'emoglobina del sangue
sono pigmenti: ora si può
anche
aggiungere che la molecola della clorofilla e quella dell'emoglobina
sono molto simili.
Si
differenziano solo nell'atomo centrale: magnesio quello della
clorofilla,ferro quello dell'emoglobina. Questo fatto ha un
significato? Con tutta probabilità,sì. Gli scienziati che
studiano
questa “trappola solare” ritengono che la clorofilla possa agire
in senso benefico sul
nostro
organismo.
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