Recoll, lo scova file.

Mauro Goretti - Programmatore.






Recoll, lo scova file.
Non riuscite più a trovare documenti importanti dispersi tra terabyte
di dati? Recoll vi aiuta a cercare con effi cienza nel filesystem.

L’occhio privato
Nel mondo Open Source c’è a disposizione un ampio
ventaglio di strumenti di ricerca tra cui scegliere.
Beagle è il più conosciuto, ma ci sono altre alternative
interessanti, come il leggero Recoll. Grazie alla potente
libreria Xapian, utilizzare Recoll è come avere
a disposizione un detective privato digitale, con il solo
compito di trovare i dati desiderati. Dopo aver installato
Recoll, indicizzato il disco rigido e lanciato il programma
dal menu Applicazioni D Accessori, tutto ciò
che vi resta da fare è digitare una parola chiave
e premere Invio per iniziare la ricerca. L’ultima versione
di Recoll non è ancora disponibile in tutti i repository
delle distribuzioni, ma è possibile scaricare i pacchetti
per Ubuntu, Fedora, Mandriva e altri ancora dal sito
www.lesbonscomptes.com/recoll/download.html.
Per la compilazione dai sorgenti ci sono alcune
dipendenze da soddisfare per installare Recoll.
La prima è Qmake, che dovreste trovare
nei repository della maggior parte delle distribuzioni,
e probabilmente è già installata. Poi è necessario
Xapian-core, e infi ne le Qt, ma anche queste
ultime possono essere installate attraverso il gestore
pacchetti della vostra distribuzione. Gli utenti Ubuntu
possono facilmente aggiungere il repository ppa:
recoll-backports/ppa nel menu Sistema
D Amministrazione D Sorgenti software
nella scheda Altro software, quindi installare Recoll
utilizzando il gestore pacchetti. In questo caso tutte
le dipendenze vengono soddisfatte automaticamente,
e non c’è bisogno di compilare. C’è un ultimo
passaggio da completare prima di poter cercare i file
nel vostro disco rigido: creare un indice del filesystem.

Indicizzare il fi lesystem
L’indice viene salvato nella directory ~/.recoll/
xapiandb, e il lavoro di indicizzazione inizia la prima
volta che aprite Recoll. Il software inizia a indicizzare
partendo dalla directory home, incluse le partizioni
montate o le directory Samba condivise. La prima
esecuzione, quindi, può richiedere diverso tempo
anche su macchine potenti, ma l’accuratezza
ripagherà l’attesa. Ricordate che le distribuzioni
che utilizzano Gvfs, il sostituto di GNOME Virtual File
System, utilizzano la directory ~/.gvfs/ per montare
determinati fi lesystem, quindi verranno indicizzati
anche questi. Se volete modifi care le impostazioni
predefi nite, indicate quali percorsi vanno ignorati
durante l’indicizzazione nel menu Preferenze
D Configurazione indicizzazione. In questa fi nestra
sono disponibili anche altre opzioni, come la scelta
della directory da cui parte l’indicizzazione ricorsiva.
Il parametro preimpostato è ~, ovvero la propria
directory home. Potete cambiarla nella scheda
Parametri globali: cliccate sul simbolo + nella
sezione Cartella superiore e scegliete la directory
da cui far iniziare l’indicizzazione. Per saltare la
directory ~/.gvfs/, premete il simbolo + nella sezione
Indirizzi saltati e digitate il percorso da ignorare,
quindi cliccate sul pulsante OK. Ripetete la procedura
per tutte le directory che non volete far ispezionare
a Recoll. Sfortunatamente quest’opzione prevede di
digitare a mano il percorso completo di ogni directory,quindi
armatevi di pazienza e di concentrazione.


Alla ricerca dei file.
Una volta installato Recoll e completata la prima
indicizzazione, è tempo di cercare un po’ di file.
La barra di ricerca nella parte alta della finestra
è il vostro punto di riferimento. Potete anche utilizzare
il menu a tendina alla sua sinistra per filtrare i risultati
con queste quattro opzioni: Qualsiasi (termine),
Tutti (i termini), Nome file, Linguaggio
di interrogazione. Per limitare la ricerca ai soli file
di testo, o ad altri tipi di fi le, scegliete una delle opzioni
presenti sotto la barra di ricerca. Ad esempio,
se volete cercare nelle e-mail, selezionate message.
Quando digitate le parole chiave, tenete presente
che Recoll tratta ogni termine individualmente, a meno
che non utilizziate le virgolette. La ricerca Pink Floyd
è diversa da “Pink Floyd”, e restituisce risultati
differenti. Ricordate inoltre che avete a disposizione
anche i caratteri jolly (wildcard) *, ? e []. Vengono
applicate le solite regole, quindi inserite * per una
sequenza qualsiasi di caratteri, ? per un singolo
carattere qualsiasi, e le parentesi quadre
per un singolo carattere tra quelli specificati tra
parentesi. Se siete estimatori dell’autocompletamento
di Bash, potete apprezzare la scorciatoia Esc+Spazio
di Recoll. Digitando alcuni caratteri e utilizzando
la combinazione di tasti appena citata vi viene fornita
una lista di termini possibili. Ad esempio, digitando
pyt e premendo Esc+Spazio, vedrete alcuni termini
come python, python2, pytype, python-fu e così via.
Navigare tra i risultati
Quando nessuno dei suggerimenti è adeguato
per ciò che state cercando, ignorateli e digitate il resto
delle parole chiave. Recoll visualizza tutti i risultati
per i vostri termini nel pannello Risultati della ricerca.
In base alle parole chiave, e alla quantità di risultati,
potrebbero esserci diverse pagine da scorrere.
Cliccate sul link Successivo in alto a destra per
passare alla pagina seguente. Insieme a ogni risultato
della ricerca è presente un estratto, che non sempre
risulta utile per capire se si tratta del fi le desiderato,
ma basta cliccare sul link Preview per visualizzare
il contenuto integrale senza uscire da Recoll. È anche
possibile modificare i file trovati cliccando con il tasto
destro sul risultato e selezionando Modifica. Recoll
visualizza otto risultati per pagina all’interno
di un layout HTML, ma è possibile configurarlo come
si desidera. Scegliete Preferenze D Configurazione
ricerca per aprire le Preferenze utente e modificate
le opzioni secondo le vostre necessità. In questa
finestra avete l’opportunità di cambiare
anche i programmi da aprire per la modifica dei file,
utilizzando il tasto Choose editor applications.
su OK e chiudete la finestra delle preferenze.
In questo modo, la volta successiva che aggiornate
l’indice Recoll ignorerà i file MP3. Man mano
che vi vengono in mente aggiungete altre
estensioni allo stesso modo per gli altri tipi di fi le
che non vi interessa cercare. Va tenuto presente
che i nomi saltati vengono applicati a partire dalla
directory superiore, quindi inserendo *.mp3
nella lista, vengono ignorati tutti i fi le MP3.
Questo può rappresentare un problema
se, ad esempio, avete degli MP3 che non volete
indicizzare nella directory ~/Musica, ma possedete
anche un’ampia collezione di podcast da indicizzare
nella directory ~/Podcast. Supponendo di aver
impostato la directory home come Cartella
superiore, sia gli MP3 in ~/Musica che quelli in
~/Podcast non verrebbero indicizzati. Per risolvere
il problema bisogna assicurarsi che tutti i fi le MP3
al di fuori della directory ~/Musica siano indicizzati.
Cliccate sul simbolo + nella sezione Ramificazioni
personalizzate della scheda Parametri locali.

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