Le felci.
Mauro Goretti - Programmatore. |
Le felci.
La
storia delle felci è scritta nel carbon fossile e nelle rocce
formatisi nelle lontane ere.
Le
piante che sono diventate carbone e le numerose impronte fossili da
esse lasciate sulle
antiche
rocce raccontano che durante il Carbonifero,precisamente 320-260
milioni di
anni
fa,le felci padroneggiassero sulla Terra. Dopo che la superficie
terrestre era stata
dominio
di umili licheni e muschi,in quel periodo (ossia nell'arco di alcuni
milioni di
anni)
si formò il superbo mondo vegetale delle felci. Il grandioso
fenomeno fu reso
possibile
forse da un clima favorevole,o dallo scaturire di acque calde che
formarono
vaste
paludi,o da continue piogge,o da forti radiazioni solari. Fatto sta
che in un ambiente
caldo-umido,paragonabile
a quello dell'attuale foresta amazzonica,dal suolo “esplosero”
miriadi
di felci,grosse e alte come alberi di una nave,che formavano immense
foreste
abitate
da insetti grossi come colombi. Poi,”un bel giorno”,il caldo
cominciò a diminuire,
gelidi
venti asciugarono le paludi e resero aridi i continenti,seppellendo
sotto sabbia e
terriccio
le millenarie foreste formate dalle felci. Il bel tempo ricominciò a
spuntare da
Nord,proprio
in quelle regioni che oggi chiamiamo polari. Come un esercito
invasore
nuove
piante partirono alla conquista del suolo: le conifere. E con esse
ritornarono anche
le
felci; ma erano diventate piante piccole,amanti dell'ombra e
dell'umidità; in compenso
avevano
acquistato una grazia e un'eleganza,qualità che conservano tutt'ora
e che le
rendono
piante molto apprezzabili anche da appartamento.
Che cosa sono le felci?
Per
capire il posto occupato dalle felci nel regno vegetale osserviamo la
loro classificazione.
Già
sappiamo la differenza tra Tallofite e Cormofite. Le Tallofite sono
munite di tallo,cioè
di
un corpo in cui non è possibile distinguere le radici,fusto e
foglie; le Cormofite hanno
il
corpo ben distinto in queste 3 parti. Le Briofite sono le Cormofite
più semplici (ne
sono
un esempio i muschi),in parole molto povere possiamo dire che le 3
parti si
distinguono
appena,poiché non sono ben definite. Le Pteridofite,e tra queste le
felci,
presentano
invece ben distintamente radici,fusti e foglie; in questo
assomigliano alle
Fanerogame,cioè
alle piante cosiddette superiori,quelle che ricoprono in maggior
misura
la
superficie terrestre. Sono però diverse dalle Fanerogame in questo:
esse non hanno fiori,
quindi
non danno ne frutti,ne semi.
Circa 5000 specie di felci.
Le
felci propriamente dette ( ordine Filicali)
comprendono 5000 specie,viventi in tutto il
mondo
ma specialmente nelle zone tropicali. Esse sono piante belle,a foglie
bipennate e
talvolta
frastagliate; vivono generalmente nei luoghi umidi e ombrosi e
soltanto nelle
zone
tropicali si trovano specie dall'aspetto di alberi che raggiungono
altezze di 20 m.
Ecco
alcune delle più comuni specie di felci.
Felce
maschio. (Dryopteris
Filix-mas) .
E' una delle più comuni felci dei nostri boschi e
la più diffusa; raggiunge
l'altezza di 1 m. Il rizoma di questa pianta è usato fin
dall'antichità
come vermifugo: è impiegato
specialmente contro la tenia.
Felce
femmina. (Athyrium
Filix-foemina). Un
tempo credevano che queste 2 felci fossero
rispettivamente il maschio e la
femmina di una stessa specie; di qui il loro nome. La
felce femmina è coltivata in
numerose varietà come pianta ornamentale.
Felce
dolce. (Polypodium
vulgare). E'
una felce molto comune che vive nei terreni sassosi,
alla base di vecchi muri o
alberi. La felce dolce vive a lungo; come per le altre felci,il
fusto,strisciante,si allunga
all'estremo arricchendosi ogni anno di nuove foglie,mentre le
parti vecchie muoiono.
Infatti,polipodio è una parola di derivazione greca che significa
“con molti piedi”.
Lingua
di cane. (Scolopendrium
officinarum). E'
alta da 30 a 60 cm; il lembo delle foglie è
intero,spesso arricciato
all'estremità. I Romani la chiamavano “limba vecinei”,cioè
lingua
della vicina; anche allora
esistevano le comari pettegole.
Felce
arborea. (Alsophila
crinita). Questa
elegante pianta cresce nell'isola di Ceylon. La
foglia avvolta a spirale è una
foglia giovane.
Capelvenere.
(Adantium
capillus-Veneris). E'
una elegantissima felce dalle fronde leggere
e delicate che cresce nelle
grotte o sulle rocce molto umide; viene coltivata anche a scopo
ornamentale.
Placiterio
biforcato. (
Platycerium bifurcatum). E'
una bellissima felce epifita,cioè vive
appoggiandosi sugli alberi;
cresce in Africa e in Australia.
Come si riproducono le felci.
Le
felci,come tutte le piante inferiori,non hanno la capacità di
trasformare,nella piantina
in
formazione,alcune foglie in fiori; quindi,non sanno fabbricarsi veri
semi e,per
conservare
la propria specie,cioè per riprodursi,usano un sistema piuttosto
complesso.
Sulla
pagina inferiore della foglia di felce compaiono,nella buona
stagione, i “sori”,
corpiccioli bruni,emisferici,per
lo più ordinati ai lati delle nervature. Essi contengono
tantissime
piccolissime “palline”,gli “sporangi”
tutti protetti da una membrana epidermica
(indusio); esso,raggiunta la
completa maturità,si rompe,e lascia fuoriuscire una quantità
consistente
di “spore”.
Le spore cadono sul terreno e se trovano un ambiente favorevole,
umido
e ricco di humus,germinano,dando vita a una piccola lamina verde,il
“protallo”.
Questo forma gli elementi
maschili e femminili racchiusi in una specie di ovario e di
antera. La fusione di questi
elementi genera una piccola piantina che cresce a spese del
protallo,poi si fissa al terreno
con le radici e diventa una nuova felce.
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