I concimi chimici.
Mauro Goretti - Programmatori. |
I Concimi.
I concimi chimici.
Gli
elementi minerali maggiormente richiesti dalle piante sono l'azoto,il
fosforo e il potassio. Essi vengono chiamati elementi della
fertilità e sono contenuti
insieme ad altri
minerali,nei
concimi chimici. Questi,secondo la loro composizione,si dividono in 3
gruppi:
azotati,fosfatici,e potassici.
I concimi azotati.
L'azoto
è l'elemento che si trova in minore quantità,in relazione ai
bisogni della pianta,nel
terreno
agrario; mentre gli altri elementi fertilizzanti sono contenuti nelle
rocce,dalle quali
il
terreno deriva,l'azoto,di cui è ricchissima l'aria,entra nel terreno
unicamente attraverso
le
precipitazioni atmosferiche e l'attività dei batteri fissatori. Nel
secolo scorso il più
diffuso
concime azotato era il nitrato di sodio,estratto in massima parte dai
giacimenti del
Cile.
Per diversi anni vi fu una vera lotta economica per
l'approvvigionamento di questo
fertilizzante
che,se pur presente in quantità enormi,era destinato ad esaurirsi.
Il problema
dell'azoto
divenne sempre più grave e venne risolto dall'intervento
dell'industria chimica
che
riuscì a fabbricare concimi sintetici utilizzando l'azoto dell'aria.
Attualmente i concimi
azotati
più usati sono: i nitrati (nitrato di sodio),i sali ammoniacali (il
solfato d'ammonio),
la
calciocianamìde. I sali ammoniacali e la calciocianamìde vengono
assorbiti dal
terreno
e,prima di essere utilizzati dalla vegetazione,subiscono
modificazioni chimiche.
Devono
pertanto essere somministrati durante i lavori di preparazione del
terreno,qualche
giorno
prima della semina. I nitrati hanno invece un immediata azione sulle
piante; essi
non
vengono trattenuti dal suolo,si sciolgono immediatamente nell'acqua
circolante e
quindi
sono subito utilizzati. I nitrati non si devono quindi anticipare sul
terreno,ma
somministrare
in piena vegetazione e a piccole dosi ripetute.
I concimi fosfatici.
Le
materie prime utilizzate per fabbricare i concimi fosfatici sono i
minerali fosfatici,le
ossa
e i residui della lavorazione della ghisa. I perfosfati chimici sono
adatti a tutte le
colture
e in particolare ai terreni alcalini.
I concimi potassici.
Buona
parte dei concimi potassici provengono da grandi giacimenti originati
dai depositi
delle
acque di laghi salati. I maggiori giacimenti si trovano in
Germania,precisamente a
Stassufurt
(presso Magdeburgo),nell'Alsazia (presso Mulhouse),in Spagna e in
Sicilia. I
concimi
potassici sono assorbiti dal terreno e la loro azione si prolunga nel
tempo. Vengono
quindi
somministrati prima della semina,durante i lavori di aratura ed
erpicatura.
I concimi organici.
Abbiamo
descritto i cosiddetti concimi chimici e inorganici; impariamo ora a
conoscere i
concimi
organici e le loro caratteristiche. Chiariamo anzitutto: sono concimi
organici tutti
quelli
costituiti da vari residui di origine animale o vegetale. Anche i
concimi organici
hanno
lo scopo di reintegrare nel terreno gli elementi che sono stati
consumati dalle
colture
precedenti; ma,sopratutto,essi assolvono compiti di natura,diciamo
così,fisica.
I prodigi dell'humus.
Ricordiamo
anzitutto che ogni materiale organico che viene a trovarsi nel
terreno subisce
numerose
e complesse trasformazioni chimiche; dà origine infine a una
sostanza nerastra
e
soffice che prende il nome di humus:
è
capace di assorbire grandi quantità d'acqua e,
nello stesso tempo,è
permeabilissimo; perciò migliora le condizioni fisiche dei
terreni,sia
quando questi sono notevolmente
compatti per eccesso di argilla (terreni impermeabili)
sia quando sono meno compatti
per eccesso di sabbia (terreni troppo permeabili); è
scarsamente adesivo,cioè non si
impasta,quindi non ostacola,anche quando è inzuppato
d'acqua,l'esecuzione dei lavori
agricoli; accresce la porosità del terreno favorendo una
costante aerazione; durante i
processi di decomposizione forma anidride carbonica; questo
gas si scioglie nell'acqua che
circola nel terreno e la rende più adatta a scomporre certi
composti chimici,che altrimenti
non sarebbero assorbiti dalle radici; lo sviluppo
dell'anidride carbonica
favorisce inoltre la nutrizione delle piante,poiché buona parte del
gas sfugge dal terreno e viene
captato dalle foglie,rendendo più attiva la funzione
clorofilliana;
si ha,cioè,la cosiddetta “concimazione
dell'aria”;
la sua colorazione nerastra
favorisce il riscaldamento del
suolo; oltre tutto ciò,naturalmente,arricchisce il terreno,
seppure in misura piuttosto
scarsa,di elementi nutritivi.
Il letame.
Il
letame è il più comune concime organico; esso è costituito dalla
paglia impiegata come
lettiera
mista alle deiezioni solide e liquide degli animali. Prima di essere
impiegato,il
letame
deve “maturare”
nell'apposita concimaia,deve cioè subire numerose e complesse
trasformazioni
chimiche che lo rendono capace di dare il suo massimo rendimento nel
terreno.
Nelle concimaie “a piattaforma”,dove
il letame si trova all'aperto,la maturazione
avviene
in 6 mesi circa; in quelle a chiusura ermetica bastano 60 giorni.
Quali sono i
principali
elementi nutritivi contenuti nel letame? Sono gli stessi 4 elementi
fondamentali
che
troviamo nelle piante: azoto,fosforo,potassio e calcio. E questo è
logico: gli animali
della
stalla si nutrono esclusivamente di vegetali. Le percentuali in peso
di questi elementi
sono
però piuttosto scarse,specialmente per ciò che si riferisce al
fosforo; questo elemento
è
infatti concentrato nei semi,che non formano la base
dell'alimentazione del bestiame. Il
letame,ben
maturato in concimaia,viene distribuito sul terreno prima
dell'aratura e quindi
interrato
al passaggio dell'aratro; non deve comunque restare a lungo sul
terreno,poiché
esposto
all'aria,subisce una diminuzione della sua capacità fertilizzante.
Esso è adatto per
le
colture cosiddette preparatrici,cioè quelle che preparano il terreno
per le coltivazioni
che
seguiranno,lasciandolo in buone condizioni:
granoturco,barbabietola,patate e fave.
Mescolanza di concimi.
Talvolta
è capitato che si debbano distribuire concimi diversi in uno stesso
terreno,e nello
stesso
periodo. E' allora molto più conveniente mescolarli e spargerli
contemporaneamente.
Ma
non tutti i concimi però,possono essere mescolati; la miscela di
alcuni può provocare
reazioni
chimiche con alte perdite di elementi fertilizzanti.
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