Compiz ed Emerald.

Mauro Goretti - Programmatore.





Le migliori decorazioni per il desktop.



Quando il progetto Compiz prese vita, marcò un vero
punto di svolta per il desktop Linux, anche se ha subito
diversi scossoni e varie transizioni negli anni. Ha vissuto
un fork, la sua comunità si è disunita, lo sviluppo a volte
è proceduto a singhiozzo, ma alla fi ne è riemerso
come potenziamento standard di GNOME e di molti
altri desktop Linux. Ora è una tecnologia che combina
maturità e alcuni eccellenti miglioramenti per quel
che riguarda la produttività. Se non è installato di default,
lo trovate comunque nei repository delle maggiori
distribuzioni e vi serve solo una scheda video
con capacità 3D anche minime per poterlo sfruttare.
Una delle migliori aggiunte a Compiz è il window manager
Emerald. Esso rimpiazza i bordi delle finestre, e il suo
grande vantaggio rispetto alla situazione di default
è che non è connesso a una singola GUI, come GNOME,
KDE o Xfce. È anche tra i window manager più configurabili
in circolazione, oltre che essere di bell’aspetto.

Eseguire Emerald.
Se Compiz è già presente nel vostro sistema, Emerald
è disponibile come pacchetto aggiuntivo. Se state usando
GNOME con gli effetti extra abilitati, Compiz è già
in esecuzione e potete lanciare il window manager
Emerald digitando emerald da un terminale. Se state
usando KDE, oppure Compiz non è installato, digitate
prima decorator seguito poi dal comando compiz.real
--replace. Dovreste vedere cambiare i bordi delle
finestre con il tema di default di Emerald; per modifi care
questo tema lanciate l’applicazione Emerald Theme
Manager, che dovreste trovare nei menu del desktop.
Di default, il gestore dei temi conterrà un solo tema,
quello che avete visto apparire lanciando Emerald.
Per ottenere il massimo da questo window manager
dovete recuperare qualche altro tema. Il modo migliore
per farlo è puntare il browser all’indirizzo www.compizthemes.org
cercare un tema che vi piace e scaricarlo.
Normalmente i temi sono contenuti in tarball compressi
(tar.gz) ed è sufficiente decomprimerli in una directory.
Poi potete far puntare il gestore dei temi di Emerald
al fi le .emerald che si trova nel tarball decompresso per
farlo importare. Alcuni temi sono belli e pronti da usare,
Una sistematina ai temi.
Vale la pena sistemare per bene il tema scelto grazie
alle pagine di editing del Theme Manager. Cliccate
su Modifica temi e vedrete i parametri principali di ogni
tema divisi su cinque pagine. Il parametro più importante
è il motore di rendering (Motore cornice) e può essere
cambiato grazie a un menu a cascata. Così come
con ogni parametro di Emerald, ogni modifica aggiorna
la visualizzazione in tempo reale, così potete vedere
subito il risultato delle vostre modifiche. Il nostro preferito
si chiama truglass, ma oxygen o vrunner (attivo di
default) sono comunque ottime opzioni. Ogni motore ha
il suo set di parametri: in gran parte si tratta di cambiare
i colori usati dall’engine per i bordi delle finestre. Usate
il tab Cornice/ombre per sistemare la dimensione dei
bordi e dell’ombra, mentre in Barra del titolo potete
modifi care dimensione, colori, posizione e rendering
del testo della barra del titolo. Non dimenticatevi
di salvare il vostro tema quando avete terminato.


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