Le ghiandole salivari. Corpo umano.
Aramini Parri Lucia - Blogger. |
Le ghiandole salivari. Corpo umano.
Avrete
certamente notato che nella bocca si produce di continuo un
“liquido”, che la tiene costantemente umida. Vi siete mai
chiesti da dove provenga questo “liquido” al quale è stato dato
il nome di “saliva”? Esso è il secreto di speciali ghiandole,
dette ghiandole salivari, che sono situate attorno alle pareti della
cavità boccale. In questo articolo tratteremo appunto delle
ghiandole salivari e del liquido da esse secreto: la saliva.
Come si chiamano.
Le
ghiandole che hanno la funzione di secernere la saliva sono numerose.
Tra esse le più importanti sono queste tre paia: le paròtidi, le
sottolinguali e le sottomandibolari.
Come sono fatte.
Le
ghiandole salivari appartengono al tipo delle ghiandole “acinose”.
Ognuna di esse è infatti composta da una massa di minuscoli acini,
che hanno l'aspetto di piccolissimi lobuli. Tutte sono dotate di un
canaletto (condotto escretore) che ha il compito di riversare la
saliva nella cavità boccale. Le ghiandole salivari secernono
liquidi di tipo diverso.
Dove si trovano.
I
nomi delle ghiandole salivari derivano dalla posizione in cui esse si
trovano. Infatti, le paròtidi (dal greco “parà” che significa
in prossimità e “otòs” dell'orecchio) sono così chiamate
perché si trovano in prossimità degli orecchi, mentre le
sottomandibolari e le sottolinguali derivano il loro nome dal fatto
di trovarsi rispettivamente sotto la mandibola e sotto la lingua.
Le paròtidi.
Tra
le ghiandole salivari, le paròtidi sono le più grosse. Esse hanno
pressappoco la forma di un prisma triangolare e sono di colore
grigiastro. Il peso di ogni ghiandola si aggira su 25-30 grammi.
Il
loro condotto escretore (condotto di Stenone, così detto dal nome
dell'anatomista danese che per primo le ha studiate), si apre
nell'interno della guancia, all'altezza del secondo dente premolare
superiore. Le paròtidi hanno una secrezione di tipo serioso.
Le sottolinguali.
Hanno
la forma di una mandorla del peso di 3 grammi circa e sono formate da
tante piccolissime ghiandole. Di queste, le anteriori riversano il
liquido secreto in un unico condotto escretore (grande condotto
sottolinguale che esce di fianco al frenulo della lingua), le altre
invece hanno propri condotti isolati (piccoli condotti
sottolinguali). Le sottolinguali poggiano sul muscolo che
costituisce il pavimento della bocca (muscolo miloioideo). La
secrezione delle sottolinguali è di tipo misto, cioè composta di
siero di muco.
Le sottomandibolari.
Sono
situate nella parte interna della mandibola, al di sopra dell'osso
ioide del collo. Anche le sottomandibolari sono di colore grigiastro
e hanno la forma di una mandorla. Pesano 7-8 grammi l'una. Il
condotto escretore di queste ghiandole esce vicinissimo a quello
delle sottolinguali. La secrezione delle sottomandibolari è di tipo
misto. Inoltre le sottomandibolari, come le paròtidi e le
sottolinguali, producono un particolare enzima: la ptialìna.
La saliva.
Le
ghiandole salivari lavorano sempre: anche quando noi dormiamo, esse
producono continuamente la saliva. La loro secrezione aumenta quando
in bocca è presente del cibo o anche semplicemente alla vista o al
solo pensiero di “qualcosa” che ci piace particolarmente. In
questo caso si dice appunto che “esso” ci fa venire “l'acquolina
in bocca”, intendendo per acquolina quel notevole aumento di
salivazione che tutti abbiamo provato. Si calcola che la saliva
prodotta nelle 24 ore sia circa un litro.
Come è composta.
La
saliva, liquido incolore e filante è così composta: acqua (99,42%),
mucina (0,22%), ptialina ed albumina (0,14%), sali minerali (cloruro
di potassio, fosfati di potassio e di sodio) nella proporzione dello
0,22%. Nella saliva è poi presente, come si è visto, la ptialina.
Avrete certamente notato che la saliva è piuttosto schiumosa. Ciò
è dovuto alla presenza di bollicine d'aria.
A cosa serve.
La
saliva ha una parte importantissima nella digestione. Essa svolge
parecchie funzioni, delle quali tre molto importanti. La notevole
percentuale di acqua contenuta nella saliva rammollisce il cibo
sminuzzato dai denti, facilitandone così la digestione. La mucina
in essa contenuta lo rende viscido e scivoloso, cioè facile da
inghiottire inoltre, per mezzo della ptialina, la saliva contribuisce
a trasformare le sostanze amidacee (pane, riso, e patate) in sostanze
zuccherine.
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