I simboli del prestigio celtico.
Mauro Goretti e Aramini Parri Lucia |
I simboli del prestigio celtico.
I Celti dall'Europa centrale irrompono
nel mondo mediterraneo a ondate successive di tribù (Insubri e
Cenomani a nord del Po, a sud fino agli Appennini e all'Adriatico,
Boi, Senoni e Lingoni) intorno al IV a.C. Essi portarono con se i
simboli della cultura del loro potere, in primo luogo il torques,
collare rigido tipico
dell'ornamento maschile, e l'armamento, composto di spada con catena
e portaspada, scudo, lancia, elmo e fibbie e cintura, che tuttavia a
contatto con il mondo etrusco si affiancano ai prodotti raffinati
legati in particolare al banchetto, e ai monili di fattura
ellenistica, come la corona rinvenuta nella necropoli di Montefortino
d'Arcevia, nelle Marche [ Italia ], pertinente ritrovamento alla
sepoltura di una principessa dei Senoni. Nel processo di
acculturazione che si nota nei corredi funerari, tuttavia permane un
marcatore di carattere sociale, vale a dire l'affermazione del potere
militare espresso attraverso l'armamento, segno distintivo del popolo
dei “conquistatori”. A nord delle Alpi, si sviluppa la “Civiltà
degli Oppida”, centri fortificati che ricordano e imitano nel loro
modello urbanistico quello delle città del mondo mediterraneo, e
che, nei corredi funerari di fine II-I a.C., riscontra la presenza di
vasellame pregiato e beni suntuari, di provenienza appunto
mediterranea, a dimostrazione dell'influsso e dei contatti intercorsi
fra le due realtà territoriali. Al contrario a sud, a contatto con
Roma, il prograssivo delle differenze etnico-culturali in particolare
in Italia settentrionale è invece sintomo dell'avvio del processo di
romanizzazione.
Commenti
Posta un commento
Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.