Aspasia,donna fatale nell'Atene di Pericle.

Mauro Goretti e Aramini Parri Lucia

Aspasia,donna fatale nell'Atene di Pericle.
Bella e raffinata, riunì nella sua casa gli spiriti eletti dell'epoca, ma i suoi distruttori l'accusarono di essere una cortigiana, colpevole di aver traviato il suo potentissimo amante:Pericle e averne influenzato le scelte politiche.
Tra le poche donne che si misero in risalto per le proprie doti personali nell'antica Grecia, una delle figure più leggendarie e controverse è quella di Aspasia di Mileto [ca. 470-404 a.C.]. La sua relazione con Pericle, illustre politico dell'Atene V secolo a.C. che per sposarla lasciò la moglie, scandalizzò gli Ateniesi benpensanti dell'epoca, che l'accusarono di essere soltanto un'etéra [una cortigiana per quanto raffinata] e di avere istigato alcune decisioni politiche fallimentari per la città, in particolare la guerra contro Sparta , iniziata nel 431 a.C. Altre testimonianze legate al circolo di intellettuali patrocinato dal suo potente compagno la descrivono invece come una donna colta ed elegante, protagonista di uno dei momenti più brillanti della storia della cultura greca.
Paradossalmente, di Aspasia sappiamo ben poco, al di là delle voci e della ricca aneddotica raccolta da alcuni autori greci che diedero spazio al retroscena della politica ateniese. Dalle poche informazioni di cui disponiamo, possiamo presupporre che rea originaria della città di Mileto, in Asia Minore, che il nome di suo padre era probabilmente Assioco e che quando arrivò ad Atene [intorno al 450 a.C.] venne considerata una straniera, anche se la sua era una famiglia Ateniese in esilio.
La seduzione di Pericle.
Secondo la tradizione, Aspasia ebbe gran successo ad Atene grazie alla sua avvenenza, e diventò celebre in quanto tenutaria di una nota casa di piacere frequentata da intellaettuali e dai politici più influenti. Fu dunque prostituta? In realtà ad Atene la professione delle étere era pittosto distante dal moderno concetto di prostituta. Si trattava infatti di donne colte e sofisticate che offrivano agli uomini di un certo livello sociale un divertimento intellettuale, oltre al piacere dei sensi.
In netto contrasto con la situazione femminile, visto che le donne greche non ricevevano alcuna educazione, le ètere godevano di una notevole libertà e di un accesso privilegiato al mondo della cultura.E Aspasia, in quanto straniera, godeva, per diritto ateniese, di uno status speciale ulteriore. La relazione dell'uomo più potente di Atene con un étera straniera, che divenne prima la sua concubina, e, poi sua moglie, dovette suscitare grande scalpore tra gli Ateniesi più reazionari. Forse fu proprio per questo che sorsero tante voci melevole nei confronti di Aspasia. Fonti antiche la ritraggono solo nelle vesti di cortigiana, ma mai cosa più falsa fu scritta, questa donna era colta e la cultura dava fastidio agli intellettuali che tramavano per il potere, e , dava fastidio perché tanta cultura era nel corpo di donna: Aspasia.


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