Firenze – Il Bargello.
Mauro Goretti e Aramini Parri Lucia. |
Firenze – Il Bargello.
Costruito nel 1255 è
stato il primo palazzo pubblico della città. Fino al 1261 sede
del
Capitano del Popolo divenne poi
la sede del Podestà, un magistrato eletto come rappresentante
del popolo che era la più alta
personalità della Repubblica. Il mandato del Podestà, che
non era mai un fiorentino, aveva la durata di un solo anno e questo
onde evitare che fosse coinvolto nella conoscenza degli affari
privati: in tal modo non veniva favorita la corruzione e la legge
poteva essere applicata rigidamente. Sulle pareti del cortile sono
ancora visibili gli stemmi dei Podestà che vi sono succeduti per
circa tre secoli. Nel XVI secolo caduta la Repubblica a
favore dei Medici, il duca istituì un corpo speciale per mantenere
l'ordine in città: a capo di questo corpo c'era il Capitano di
Giustizia detto il Bargello; il palazzo divenne la sua residenza dal
1574 e da allora fu chiamato appunto il palazzo del Bargello.
Sul finire del “700 grazie ai Lorena, fu abolita la pena di morte e
nel cortile del palazzo furono bruciati gli “arnesi” di tortura:
infine dal 1860 il Governo provvisorio della Toscana destinò
il palazzo a museo Nazionale. Il pesante edificio fu
costruito a lato della torre detta: Volognona, è a
forma di cubo e termina in alto con una merlatura guelfa.
Particolarmente suggestivo è il cortile su tre lati del quale
pesanti archi a tutto sesto sorreggono una loggia ed i piani
superiori che contengono una delle collezioni più ricche di sculture
rinascimentali oltre a innumerevoli esempi di arti minori quali
ceramiche, avori, smalti.
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