Le conquiste di Carlo Magno.
Le
conquiste di Carlo Magno.
La
vittoria sui Longobardi
fu solo la prima di una lunga serie di campagne vittoriose, grazie
alle quali Carlo poté assumere giustamente l'appellativo “Magno”,
“grande”.
Carlo Magno
giustificò le sue campagne militari con l'esigenza di diffondere il
cristianesimo.
Ma di fatto queste
guerre proseguivano la tradizione franca delle spedizioni militari
annuali per fare bottino, e servivano ad allargare i domini del
regno.
Una
lunga campagna (772-785) fu quella contro i Sassoni,
che avevano sempre opposto resistenza al cattolicesimo. Ripetuti
interventi militari e leggi apposite per colpire, anche con la morte,
chi praticava riti pagani, riuscirono alla fine ad avere ragione di
questo popolo bellicoso, che pagò a caro prezzo le sue rivolte: a
Verden nel 782, Carlo Magno fece decapitare 4500 Sassoni ribelli.
Anche
la popolazione dei Frisoni non
aveva accolto favorevolmente i missionari di Roma, ed anch'essi
furono attaccati e sconfitti da Carlo (784):
la conquista della Frisia permise al regno franco di raggiungere il
mare del Nord, importantissimo per le comunicazioni.
Contro
gli Arabi di Spagna,
Carlo organizzò diverse spedizioni, fino ad assicurare la frontiera
dei Pirenei e a conquistare una zona della penisola iberica, la
Catalogna.
Durante una delle campagne contro gli Arabi, durate all'incirca
vent'anni, l'esercito franco fu sconfitto a Roncisvalle (778): questo
episodio, tutto sommato secondario, fu la fonte del famoso poema la
Chanson de
Roland.
Anche
la Baviera , già
governata da una dinastia locale vicina ai Carolingi, entrò a far
parte pienamente del regno franco.
L'ultima
popolazione di una certa importanza ad essere sconfitta fu quella
degli Avari, feroci
predoni discendenti degli Unni. Tra il 795
e il 796 Carlo Magno
li travolse, impadronendosi di un ricchissimo bottino di guerra, e
impose loro il cattolicesimo: da quel momento gli Avari si fusero con
le altre popolazioni e scomparvero dalla storia. Infine, tra l'806
e l'810
scoppiò un conflitto, di portata comunque limitata tra Carlo,
divenuto imperatore, e Bisanzio: con questa guerra egli ottenne
alcuni territori nel Veneto e gli fu riconosciuto il diritto al
titolo imperiale.
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