Le condizioni di lavoro nelle Fabbriche.

La dove si produce per l’esportazione.

Oggi con la globalizzazione siamo di fronte nel cercare di risolvere i vari problemi che attanagliano le varie economie Occidentali, ma quando andiamo a valutare le condizioni di persone che lavorano per pochi Centesimi di Dollaro allora cominciano i problemi seri, problemi di coscienza che impongono una riflessione: “Se tutto questo dovesse capitare a me o ai miei figli?” Voglio dedicare queste due righe alle donne che lavorano nelle fabbriche del grande Dragone [ Cina ], uno stipendio da fame che in retribuzione oraria si trasforma in 13-28 Cent di $. Se poi andiamo a quantificare le ore di queste persone, diventa veramente vergognoso il divario tra l’essenza dell’essere umano e la coscienza verso il prossimo: 15 ore il giorno per sette giorni la settimana. Ma mi colpisce ancora un altro fattore umano e personale; per essere assunte devono passare una visita medica, nella quale devono essere sottoposte a un test di gravidanza, se risultano negative al test viene iniettato loro un liquido anticoncezionale il quale per effetto dura tre mesi. Se qualora qualcuna di loro nella malaugurata sorte dovesse rimanere incinta, sarebbe sbeffeggiata e derisa e costretta poi a licenziarsi. Dobbiamo pensare che in una fabbrica dove si producono T-shirts, queste magliette da noi quasi sconsiderate sono il frutto di un lavoro massacrante, dove un turno di quattro donne deve riuscire senza sosta a produrne 700 pezzi, un equivalente di 175 T-shirts ciascuna. Se non riescono a produrle non possono tornare a casa sin quando il ciclo produttivo loro assegnato non è completato. Parliamo ora di stipendio orario, in questa fabbrica viene pagato l’equivalente di: 20 cent – 25 cent di dollaro, naturalmente inferiore al costo della vita. Tutto questo sta succedendo nel più grande paese Industrializzato dell’Asia, dove i più semplici diritti umani sono derisi e infranti dal più grande dio che l’uomo conosce: il denaro.