I Vichinghi.
I Vichinghi.
Un terribile verbo: Vikingar.
Non solo pirati-guerrieri.
I Vichinghi erano sia
pirati-guerrieri che navigatori e mercanti,
provenivano dalla penisola scandinava che con i suoi profondi fiordi,
le coste frastagliate e le ripide montagne pressoché interamente
coperte di boschi, costituiva per i popoli dell’Europa medievale un
modello sconosciuto e proverbialmente inospitale. I cronisti
ecclesiastici videro nella loro comparsa la punizione divina per i
peccati dell’umanità, altri cercarono di spiegare la loro presenza
in Europa mettendo sotto accusa gli smodati “appetiti sessuali”
degli uomini del nord, che sarebbero stati comunemente dediti alla
poligamia, causa, principale della sovrappopolazione che li avrebbe
spinti a venire in Europa. In realtà la poligamia era privilegio di
pochi ricchi. La vera causa dell’emigrazione Vichinga fu il fatto
che verso l’ VIII secolo, l’economia tradizionale delle
genti scandinave, che combinavano allevamento estensivo, agricoltura,
pesca, era entrata in crisi: in parte per l’aumento demografico, in
parte per un certo impoverimento delle terre coltivate. Frattanto lo
spostamento verso nord degli scambi tra Oriente e Occidente aveva
aperto nuove opportunità commerciali per gli Scandinavi.
Inoltre la legislazione che riguardava l’eredità favoriva uno dei
discendenti con l’esclusione di tutti gli altri, mentre la legge
penale prevedeva l’esilio per i reati più gravi. Tutti questi
motivi contribuirono a fornire stimoli per prendere la via del mare
alla ricerca di una fonte di prosperità.
Nella
casa di un Vichingo.
L’abitazione più comune di un
contadino vichingo era una casa lunga , spesso suddivisa in
tre ambienti : una stalla per sei-otto mucche situata su di
un’estremità, il fienile sul lato opposto e la parte propriamente
abitativa. Al centro di questa si trovava una grande sala dove gli
abitanti soggiornavano per la maggior parte del tempo. Le dimore
presentavano spesso un ricco mobilio di tavoli, panchine, casse,
letti. Una casa dell’XI secolo che, occupava una posizione
centrale nella città di Lund, era probabilmente la residenza di una
delle persone più influenti della città. Lungo le pareti, a
contatto con gli ambienti esterni, faceva freddo e si dovevano sempre
sentire delle correnti d’aria, indipendentemente dal volume del
fuoco nell’ambiente. La zona più accogliente era senz’altro
quella attorno al focolare e qui probabilmente il signore aveva una
poltrona e il suo letto. Le finestre, dotate di paraventi di vesciche
di animali, provvedevano ad illuminare l’ambiente. Queste feritoie
non davano certamente molta luce, ma con l’aiuto del fuoco e delle
candele la sala centrale assumeva una piacevole luminosità. Le
pareti arricchite da arazzi e tappeti con immagini religiose o
relative spedizioni in terra straniera gloriosamente risolte.
Uomini
e dei.
La religione vichinga si presenta ricca
di miti, leggende e tradizioni, popolata da numerose divinità
presenti nel bene e nel male nella vita degli uomini. Odino era
considerato il dio più potente e nobile, che aveva pagato con un
occhio la propria saggezza. Armato di lancia, decideva le sorti delle
battaglie, Thor, figlio di Odino, era il signore dell’aria,
del tuono e del fulmine, ma anche del raccolto. Armato di martello,
era il dio più popolare, talvolta ingannato e beffato. Frej era
il nome della fertilità e del benessere e gli erano dedicate
cerimonie propiziatorie a sfondo sessuale. Il Walhalla, sala
dei caduti, era il paradiso degli eroi , dove il guerriero si sarebbe
risvegliato per partecipare all’eterna beatitudine di Odino.
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