Gli affreschi di Giotto a Padova.
Gli affreschi
di Giotto a Padova.
Tra il 1304 e
il 1306 Giotto dipinse, nella cappella degli Scrovegni a
Padova, un ciclo di affreschi
dedicato alle
storie della Vergine e di Cristo. Nella fascia in basso sono
raffigurati in forma
umana i Vizi,
che l'uomo deve sfuggire, e le Virtù, che occorre perseguire per
guadagnare la
vita eterna.
Anche nella pittura, così come abbiamo già visto nella scultura, il
nuovo interesse
per l'uomo e per
il mondo naturale, che nacque nel XIII secolo, spinse gli
artisti a ricercare
nuove forme di
rappresentazione. Colui che superò con decisione la stilizzazione e
la schematicità
della pittura
romanica fu un pittore fiorentino, Giotto di Bondone. Per capire la
portata delle
novità
introdotte da questo artista basta osservare la virtù della Fede da
lui dipinta a Padova ,
confrontandola
con la figura femminile affrescata a Leon da un ignoto pittore
romanico.
L'immagine
realizzata da Giotto non è piatta e ritagliata sul fondo come quella
romanica, ma se
ne distacca con
un forte rilievo, come se fosse una statua:Giotto riesce a dare
volume al corpo
usando il
chiaroscuro nelle morbide pieghe del drappeggio e per modellare il
volto. Si nota
ancora una certa
difficoltà a rappresentare correttamente le braccia piegate, in una
posizione
difficile da
rendere in pittura, ma è evidente che Giotto vuole rappresentare
cose, figure e ambienti
in modo del
tutto simile alla realtà. Osservate un altro degli affreschi di
Giotto nella cappella
degli Scrovegni,
l'Annuncio dell'angelo a Sant'Anna, madre della Vergine:la scena si
svolge
in una specie di
“casa di bambola” a cui è stata tolta una parete per vedere
l'interno. Lo spazio
della stanza,
arredata con pochi, ma semplici oggetti, è dipinto in modo da dare
l'illusione della
profondità. Le
figure sono solide e concrete, hanno pose e atteggiamenti naturali e
disinvolti:
un'ancella fila
sulla porta di casa, Sant'Anna è inginocchiata e vista di profilo
mentre l'angelo
penetra con
slancio dalla finestra per annunciarle la nascita della Vergine
Maria. Giotto è senza
dubbio un audace
innovatore, ma è anche rispettoso nella tradizione:avete notato che,
secondo
le regole
dell'epoca, rappresenta il personaggio principale più grande degli
altri? Tutte le figure,
inoltre, hanno
dimensioni eccessive in rapporto all'abitazione. Provate ad
immaginarle in piedi!
Le figure però
sono la cosa più importante e quindi il pittore ha dato loro
maggiore risalto.
Giotto ha dunque
trovato una maniera di dipingere molto interessante e realistica.
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