Blender 2.61 Cycles.
Blender 2.61 Cycles.
Tra tutte le novità della release 2.61, quella più interessante è proprio Cycles, il nuovo motore di rendering a raytracing di tipo “unbiased” che fa un uso intensivo dei materiali a nodi (per cui il materiale applicatoagli oggetti è il risultato della composizione di catene di nodi di vario tipo, siano colori, texture, miscelatori o veri e propri shader) e che supporta il rendering attraverso la GPU sia in modalità interattiva che tradizionale. Ciò significa che è possibile attivare Cycles all'interno dei viewport che usiamo normalmente per modificare la scena e vedere interattivamente gli effetti delle nostre modifiche, siano esse alle geometrie, alle luci, alle camere o ai materiali. Tuttavia, essendo un engine di tipo unbiased, quindi paragonabile a software come Octane o Luxrender, la sua cifra distintiva è la correttezza statistica della diffusione della luce nella scena e questo va a scapito del tempo di elaborazione di un singolo fotogramma, regalandoci, però, rendering di incredibile accuratezza. Grazie a questo, effetti speciali come la profondità di campo e le caustiche di luce sono “inclusi nel prezzo”. Proprio per questo l'idea di usare le GPU si è rivelata decisiva: questi processori sono ottimizzati per l'elaborazione di enormi masse di dati in tempi ridottissimi e Cycles supporta CUDA per le schede grafiche Nvidia, mentre il supporto a OpenCL per AMD/ATI è al momento in fase sperimentale.
Motion tracking.
L'altra novità degna di nota in Blender 2.61 è l'integrazione del motion tracking, cioè quella tecnica per cui, a partire da un filmato 2D, si ricostruiscono i movimenti della videocamera reale e li si applicano a quella virtuale in modo da poter sovrapporre e integrare oggetti virtuali a filmati reali. Fino a ieri era possibile fare motion tracking con Blender solo usando soluzioni esterne (perlopiù proprietarie) ed importandone i risultati nella scena, ma dalla versione 2.61 finalmente è possibile sfruttare questa tecnica anche internamente, cosa che avvicina ancora di più Blender ai software di grafica 3D commerciali più blasonati. Naturalmente alcuni aspetti sono ancora un pò carenti, il tracciamento non è sempre solido ed efficace ed ha bisogno di filmati di alta qualità, ma trattandosi della prima apparizione di questa funzionalità possiamo tranquillamente aspettarci di vedrla migliorare versione dopo versione.
Un software da provare.
Blender è un progetto, nato proprietario e diventato Open Source grazie alla community, che non smette di stupire per la vitalità del suo sviluppo e per le soluzioni tecnologiche di altissimo profilo che si trovano al suo interno. Soluzioni che gli permettono di combattere ad armi pari con i più diffusi software commerciali e, in alcuni casi, riescono addirittura a far breccia nei processi produttivi di studi di grafica e animazione di alto livello. Per chi volesse provarlo, i pacchetti sono presenti nei repository di tutte le maggiori distribuzioni, ma se non trovaste proprio l'ultima versione, la Blender Foundation rende disponibili delle build scaricabili dal sito ufficiale (www.blender.org) perfette per iniziare immediatamente a lavorare e divertirsi. Se siete digiuni di grafica 3D o se qualcosa ne sapete, ma trovate Blender un indecifrabile groviglio di funzioni, il consiglio è di tuffarsi nell'esaustivo tutorial Blender 3D: Noob to Pro che vi condurrà per mano attraverso le varie funzioni del software, insegnandovi a amodellare, animare, renderizzare e perfino a creare videogiochi in modo semplice e graduale.
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