Aids: se lo conosci, lo eviti.

Mauro Goretti & Aramini Parri Lucia

Aids: se lo conosci, lo eviti.

Che cos'è l'Aids?
Aids è la sigla dell'espressione inglese Acquired Immuno-Deficiency Syndrome, << sindrome da immunodeficienza acquisita >>, e indica una malattia del sistema immunitario causata da infezione da Hiv, il virus dell'immunodeficienza umana. In realtà non si tratterebbe di un singolo virus, bensì di “ceppi virali” che hanno caratteristiche comuni: un patrimonio genetico a Rna, un enzima capace di codificare Dna, che può infettare in maniera cronica le cellule dell'ospite (cioè della persona nel cui organismo è penetrato) e la prerogativa di “nascondersi” in siti chiave dell'organismo umano scarsamente accessibili ai farmaci. Il sistema immunitario è quel complesso apparato naturale di difesa che ci permette di reagire all'attacco di batteri, virus, protozoi, funghi, germi ecc.. Si ha “immunodeficienza” quando il sistema immunitario si indebolisce, cioè quando il corpo non è più in grado di difendersi da infezioni che, in situazioni normali, riuscirebbe a debellare con facilità.

Come si trasmette il virus Hiv?
Il virus si trasmette attraverso liquidi vaginali e seminali infetti e attraverso il sangue. L'Hiv è stato isolato anche nella saliva, nei tessuti nervosi, nelle lacrime, nel latte materno. Tuttavia in questi casi le quantità sono talmente contenute da non permettere il contagio. Vediamo ora quali sono le forme principali di trasmissione del virus e quali comportamenti non sono invece << a rischio >>.

Come si trasmette.
Contatto sessuale: Rapporti sessuali non protetti.
Contatto sangue-sangue: Uso della stessa siringa tra tossicodipendenti. Trasfusioni di sangue o di emoderivati (casi ormai quasi esclusi da un severo controllo sul sangue donato).
Contatto madre-feto: Trasmissione da madre a figlio nel periodo della gravidanza tramite la placenta (il figlio di una donna positiva o malata di Aids è ad alto rischio di infezione).
Altre cause: Inseminazione artificiale (quando il donatore del seme risulta infetto).
Trapianto renale. Accidentale puntura di un ago di siringa con sangue infetto (colpisce soprattutto i lavoratori ospedalieri).

Come non si trasmette.
Contatto fisico: Il virus non si trasmette con il contatto della pelle, i colpi di tosse, gli starnuti ecc.; quindi il normale contatto quotidiano con una persona infetta è sicuro; anche il bacio non è un problema. La saliva non è veicolo di contagio. Vi può essere un rischio nel caso in cui si abbiano in bocca lesioni sanguinanti.
Donare il sangue: Il virus non si trasmette perché si usano aghi sterili e monouso.
Uso di apparecchi igienici, lavandini, docce ecc. A differenza di altre malattie infettive, non c'è rischio di contagio nell'uso comune di apparecchi igienici. Bisogna invece evitare di usare in comune strumento di igiene personale come rasoi, limette o spazzolini da denti.
Respirare la stessa aria: Il virus non si trasmette per via aerea.
Punture di insetti: Il virus non si trasmette mediante punture di insetti, ad esempio zanzare.

Come fa una persona ad accorgersi di essere sieropositiva?
Dal momento che i sintomi precoci di questa malattia sono molto banali, simili a quelli di una qualsiasi influenza, per accertare l'infezione è necessario eseguire un primo test di ricerca degli anticorpi anti-Hiv da un campione di sangue . Un risultato positivo stabilisce l'esposizione al virus e il soggetto viene definito sieropositivo; per avere una sicura conferma viene poi effettuato un ulteriore controllo con esame più specifico . Essere sieropositivi non significa ancora avere l'Aids,ma solo che è avvenuto il contagio; questa fase può durare molti anni prima che il virus riesca a indebolire il sistema immunitario. Tuttavia, chi è “sieropositivo asintomatico” (e quindi, pur essendo infettato, non presenta sintomi o segni di malattia), non può essere considerato un << portatore sano >> in quanto il virus presente nel suo organismo continua a replicarsi. Alcuni dei suoi liquidi biologici (sangue, sperma, secrezioni vaginali) sono infettati. La ricerca di anticorpi specifici contro l'Hiv in un soggetto che sospetta di aver avuto un contatto a rischio molto recente può dare risultato negativo in quanto il corpo non ha ancora prodotto gli anticorpi stessi; l'esame deve essere quindi ripetuto a distanza di sei mesi. Tutti i test, così come le cure, sono completamente gratuiti e sottoposti a tutela della privacy.

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