Due civiltà mediterranee, Creta e Micenea.
Mauro Goretti & Aramini Parri Lucia |
Due civiltà mediterranee, Creta e Micenea.
La civiltà cretese (o minoica) si
sviluppò a Creta, una grande isola del Mar Egeo a sud-est della
Grecia, tra il 2800 e il 1500 a. C. La civiltà micenea si estese
nel Peloponneso, la regione meridionale della Grecia, dal 1500 al
1200 a. C. circa. È difficile distinguere queste due civiltà
perché ci fu un momento in cui il loro sviluppo fu parallelo e usi e
costumi furono molto simili.
L'arte a Creta.
A Creta, situata in posizione
strategica per i commerci marittimi con l'Egitto e con la Siria si
sviluppò una civiltà che ebbe una notevole produzione artistica.
L'isola era ricca e abitata da una numerosa popolazione che viveva
intorno e dentro le città-palazzo costruite a Cnosso, Festo Mallia.
I palazzi, costruiti in pietra, si sviluppavano intorno a un grande
cortile centrale, seguendo l'andamento del suolo. Comprendevano gli
appartamenti per il re e per il suo seguito, i magazzini, le botteghe
degli artigiani, i luoghi per le cerimonie religiose, gli spazi dove
si svolgevano i giochi acrobatici con i tori. I palazzi non avevano
quindi una forma precisa, ma si estendevano con forme irregolari. Le
stanze riservate ai personaggi importanti erano particolarmente
curate: costruite in mattoni e legno ricoperto spesso da stucco
colorato, erano decorate con affreschi che rappresentavano figure
umane o motivi naturalistici di fiori e di animali. Nelle
decorazioni degli ambienti, dei gioielli, dei vasi, si osserva il
grande amore per la vita e per la natura di un popolo che aveva usi e
costumi raffinati. Gli scavi archeologici condotti a Creta hanno
rivelato che i palazzi vennero distrutti verso il 1750 a. C., forse
da un terremoto, e che furono ricostruiti, più ricchi e fastosi,
dopo pochi decenni.
Arte Micenea.
Nel Peloponneso, in un luogo aspro e
deserto sorse la città di Micene, il centro principale della civiltà
micenea. Anche Tirinto, altro centro di fondamentale importanza,
nacque in un paesaggio arido e spoglio. Le città micenee erano
protette da mura possenti, a differenza delle città cretesi, che
erano senza mura e senza difesa. La civiltà micenea, infatti, era
soprattutto una civiltà di guerrieri e la popolazione, abituata alla
guerra, aveva la necessità di proteggersi. Se Micene e Tirinto
erano delle fortezze, un'altra città del Peloponneso, Pilo,
edificata in un paesaggio collinare e ricco di ulivi, era aperta e
senza difesa, in tutto simile alle città-palazzo cretesi. Questa
differenza di struttura tra le varie città del Peloponneso non
chiarisce, anzi complica, i rapporti tra la civiltà cretese e quella
micenea. Molto simile a quelli cretesi erano infatti gli interni dei
palazzi, gli affreschi sui muri, le decorazioni degli oggetti. Gli
studiosi hanno pensato a dei rapporti precisi con i cretesi,
addirittura a delle migrazioni dell'isola, avvenute nel periodo della
decadenza (lo sviluppo della civiltà micenea avvenne infatti subito
dopo il declino di quella cretese). Forse pittori, artigiani
specializzati nelle costruzioni, orafi, lasciarono l'isola, ormai
impoverita e semidistrutta, per trovare lavoro e sicurezza tra le
mura delle città micenee.
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