La nefrite. Medicina.
Aramini Parri Lucia - Blogger. |
La nefrite. Medicina.
“Da
un po' di tempo il mio bambino è molto pallido, debole, svogliato,
non ha appetito e ha i piedi gonfi”. Quella mamma, alla quale
dovesse capitare di dire così del suo bambino, non deve fare altro
che rivolgersi a un medico. Questi non avrà difficoltà a capire
che i responsabili dei sintomi che accusa il piccolo malato sono i
reni, delicatissimi e complicati “meccanismi” del nostro corpo
che possono andare soggetti a diverse malattie.
È indispensabile l'analisi dell'urina.
Quando
dai sintomi che presenta l'ammalato può nascere il sospetto che “ci
siano di mezzo i reni”, il medico gli prescrive innanzitutto di
fare l'esame dell'urina. Se riflettiamo un momento sulla funzione di
questi due organi, non c'è difficile capire che tale esame è
indispensabile. Abbiamo visto infatti, che i reni servono a filtrare
il sangue e ad eliminare dall'organismo, con l'urina, le sostanze di
rifiuto. Ebbene, quando dall'analisi dell'urina risulta che i
“caratteri” di essa (quantità, colore, odore, peso specifico,
componenti) non sono normali, si può essere certi che nel
complicatissimo meccanismo dei reni c'è qualcosa che non va. È
appunto dall'esame dell'urina che si può scoprire una seria malattia
che colpisce i reni: la nefrite.
Cause e sintomi.
Tra
le varie malattie che colpiscono i reni, la nefrite è una delle più
diffuse. È un'infiammazione dei glomeruli renali, dovuta il più
delle volte a germi di malattie infettive che hanno causato
tonsilliti, angina, influenza ecc. Altre cause possono essere i
traumi in corrispondenza dei reni. Il sintomo che rivela l'inizio
della malattia è un gonfiore in varie parti del corpo (viso, piedi,
gambe, ventre ecc). Nei bambini i sintomi sono debolezza, pallore,
sete insistente e mancanza di appetito. L'urina del nefritico è
scarsa, torbida e di un colore rosso cupo. Tale colore è dovuto
alla presenza di globuli rossi. Questi riescono a passare nell'urina
perché i glomeruli, colpiti dall'infiammazione, non riescono più a
filtrare perfettamente il sangue. Altri sintomi che compaiono
durante la malattia, soprattutto se essa diventa cronica, sono i
disturbi di cuore (causati dall'aumento della pressione sanguigna) e
quelli di stomaco (nausea e vomito).
La cura.
L'ammalato
di nefrite deve sempre ricorrere alle cure del medico. Il riposo
(per evitare di affaticare il cuore), un'alimentazione particolare e
la somministrazione di medicinali che agiscono sui germi che sono la
causa del male e sui capillari del glomerulo sono i mezzi più
efficaci di cui il medico dispone per la cura della nefrite.
Nell'alimentazione il nefritico deve limitare al massimo i liquidi e
il sale che trovano molta difficoltà ad essere eliminati dai
capillari malati dei glomeruli. Il malato di nefrite estremamente
grave può anche essere trattato con il rene artificiale, strumento
che riesce a supplire la funzione del rene anche per anni. L'ultima
terapia per nefriti che abbiano portato a danni gravissimi, è il
trapianto renale.
La nefrosi.
È
una malattia simile alla nefrite. Essa però si manifesta
soprattutto nell'infanzia o nell'età giovanile ( raramente colpisce
dopo i quaranta anni). Manifestazione tipica della malattia è la
presenza nelle urine di albumina (una sostanza proteica che si trova
nel plasma del sangue ). Praticamente, il malato di nefrosi ha una
perdita di albumina attraverso i reni come se esistesse una “falla”.
Tale perdita è dovuta a lesioni del tubulo renale, il sottilissimo
e tortuoso canalino che convoglia verso il bacinetto renale l'urina
secreta dal glomerulo. Anche la nefrosi si manifesta di solito dopo
alcune malattie infettive più o meno gravi (scarlattina, vaiolo,
tifo, difterite, varicella, polmonite, morbillo, malaria ecc). Chi è
colpito da tale malattia, ha di solito piedi e gambe gonfi (talvolta
tutto il corpo), non ha appetito presenta un colore giallastro, è
debole e deperito. La cura consiste naturalmente nel combattere i
germi che hanno causato la malattia. Tuttavia è necessaria una
dieta a base di cibi ad alto contenuto proteico (soprattutto carne,
uova, pesce e formaggio) per compensare la perdita di albumina.
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