La fioritura. Botanica.
Aramini Parri Lucia - Blogger. |
La fioritura. Botanica.
La
fioritura dei bambù è molto curiosa e sorprendente. Queste piante
fioriscono una sola volta
nella
loro vita,ma ad un'età avanzata: dopo 32,o 55,o 65 anni,secondo le
specie; la più ritardataria
è
la “Phyllostachys nigra”, coltivata in Giappone e anche in molti
giardini europei,la quale
fiorisce
alla venerabile età di 120 anni. Ma il fatto curioso è questo: la
fioritura di tutti gli
individui
della stessa specie è contemporanea in tutto il mondo,sia nelle
regioni d'origine,sia
nei
Paesi di importazione; la fioritura cioè avviene simultaneamente
anche in ambienti climatici
differenti;
nei fiori si formano ben presto i semi e poi le piante muoiono.
Naturalmente tutti gli
individui
fioriscono,i più vecchi culmi e quelli appena spuntati dai
rizomi,perché tutti hanno la
stessa
età; infatti,tutti possono essere considerati come parti di un unico
individuo nato a suo
tempo
da un seme e poi moltiplicatosi per via vegetativa mediante rizomi e
per divisione di cespi.
Il
fenomeno della fioritura dei bambù è spiegato,in parte,con l'azione
esercitata su queste piante
dalle
radiazioni cosmiche che,periodicamente,raggiungono valori massimi: il
fenomeno non è
comunque
del tutto chiarito. Studi ed esperienze compiuti dai botanici hanno
mostrato la
complessità
del fenomeno,ma hanno nello stesso tempo scoperto delle leggi di
sviluppo che si
sono
dimostrate di immenso interesse pratico.
Piante monocarpiche e piante policarpiche.
Questi
nomi indicano le piante che fioriscono una sola volta,(dal greco
“monos” = uno) è quelle
che
fioriscono più volte (dal greco “polùs” = molto). Le piante
monocarpiche sono le cosiddette
“piante
annuali” (frumento,fagiolo,ecc) e le “piante biennali”
(carota,barbabietola,cavolo,ecc);
esse
muoiono subito dopo aver dato fiori e frutti. Vi è poi un terzo tipo
di piante monocarpiche,
le
quali rimangono nella fase vegetativa per un lungo numero di
anni,infine fioriscono,maturano
i
semi e subito dopo muoiono. Appartengono a questo tipo le agavi
messicane che fioriscono solo
all'ottavo
o al decimo anno di vita; se però esse vengono coltivate in luoghi
diversi dal loro
ambiente
d'origine e in condizioni di vita meno favorevoli,tardano a fiorire
fino a 50 e persino a
100
anni di vita. Uguale comportamento hanno talune palme,il banano e i
bambù. Nelle piante
monocarpiche,dunque,la
fioritura e la maturazione dei semi sono immediatamente seguite dalla
morte
della pianta. Perché? Forse perché la pianta esaurisce tutte le sue
riserve vitali nella
formazione
dei semi. E' infatti possibile prolungare la vita vegetativa di una
pianta sopprimendo
le
gemme fiorali. E' ciò che avviene quando nei prati si compiono
ripetute falciature,che
impediscono
alle piante di fiorire e quindi di morire. Le piante
policarpiche,invece,danno fiori e
frutti
più volte. L'inizio del primo periodo riproduttivo dipende dall'età
della pianta. Vi sono
piante
che fioriscono dopo 5 o 10 anni,come le piante da frutta; altre,come
il tiglio,l'acero,il
larice,fioriscono
all'età di 25-30 anni; altre ancora (quercia,castagno,olmo)
rimangono allo stato
vegetativo
sino a 40-60 anni di età.
Quando fioriscono le piante.
Ogni
pianta ha una “sua” epoca di fioritura. Quando essa inizia la
fase riproduttiva e perché
proprio
in un determinato periodo? Perché solo in quel periodo si sono
realizzate e si realizzano
nell'ambiente
in cui la pianta vive determinate condizioni. Le condizioni che
favoriscono la
fioritura
dei vegetali sono numerose e complesse e alcune non ancora chiare. La
loro conoscenza
permette
di controllare e,in alcuni casi,di variare lo sviluppo delle piante.
Le più importanti
condizioni
favorevoli alla fioritura sono la temperatura e l'illuminazione.
Facciamo un esempio.
Una
pianta di ciliegio nei climi continentali fiorisce verso aprile; poco
tempo dopo essa fruttifica.
Ma
portiamo la nostra pianta in una zona a clima tropicale. Che cosa
succede? Di fiori neppure
l'ombra
e,quindi,nemmeno di frutti. In compenso le foglie non cadono: il
ciliegio si è
trasformato
in una pianta ornamentale sempre verde. Perché? Perché il
ciliegio,per poter
completare
il suo ciclo di sviluppo e riprodursi,deve essere sottoposto per un
lungo periodo di
tempo
ad una temperatura bassa,deve cioè “provare” l'inverno
continentale,altrimenti esso
continuerà
a vegetare. Anche per la luce ogni pianta ha le sue esigenze. Vi sono
alcune varietà
che
hanno bisogno di molta luce per realizzare una fioritura completa;
altre,al contrario ne
richiedono
in misura limitata; in altre parole,c'è chi,per fiorire,ha bisogno
di giorni lunghi e notti
corte
e chi invece vuole giorni corti e notti lunghe. Facciamo ancora un
esempio. La pianta del
crisantemo
fiorisce quando la luce è relativamente scarsa,quando cioè il
giorno è relativamente
corto
(sotto le 12 ore); praticamente queste piante fioriscono soltanto in
autunno. Conoscendo
questa
esigenza,il giardiniere può intervenire per avere crisantemi anche
prima e dopo il periodo
naturale.
Per anticipare la fioritura,egli accorcia artificialmente il tempo di
illuminazione oscurando
le
piante per una parte del giorno; in questo modo riesce a creare
l'ambiente di illuminazione
tipico
dell'autunno,che è appunto la stagione in cui queste piante
fioriscono. Poi,il giardiniere
prolunga
il giorno illuminando le piante per una parte della notte; le piante
tarderanno a fiorire
e
il giardiniere otterrà così dei fiori anche in epoca avanzata.
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