L'apparato respiratorio. Medicina.

Aramini Parri Lucia - Blogger.



L'apparato respiratorio. Medicina.

L'apparato respiratorio è l'insieme degli organi che servono a convogliare l'aria verso l'interno del corpo e ad eseguire lo scambio di gas fra questa e il sangue. In questo articolo di anatomia ci occuperemo insieme della conformazione e anche della composizione di ciascuno di questi organi.

Il naso.

È la porta d'ingresso dell'aria nelle vie respiratorie. È suddiviso in due parti da un setto in parte osseo e in parte cartilagineo; ogni parte è a sua volta suddivisa da tre ripiegature della parete del setto, che formano tre sottili condotti, detti meati. Così è molto aumentata la superficie di contatto dell'aria con le mucose e si ottiene lo scopo di riscaldarla (poiché le mucose, molto irrorate di sangue, hanno una temperatura superiore alle altre parti), inumidirla (poiché sulle mucose vi è un continuo afflusso di liquido lacrimale) e purificarla dalla polvere e dai germi (poiché le mucose stesse sono coperte da un muco appiccicoso e dotato di proprietà antisettiche). La radice “rino” che si trova frequentemente nei vocaboli che hanno attinenza con l'anatomia del naso (rinite, otorinolaringoiatra) deriva dalla parola greca “rin” che significa appunto “naso”.

La faringe.

È il condotto attraverso il quale passano sia l'aria diretta ai polmoni, sia il bolo alimentare diretto allo stomaco. La faringe, infatti, nella sua parte superiore comunica con la bocca e con il naso; alla sua estremità inferiore si biforca: un ramo prende il nome di esofago (via seguita dal bolo), l'altro si chiama laringe, ed è questa la via seguita dall'aria inspirata.

La laringe.

È l'organo col quale produciamo i suoni che, modulati dalla lingua e dalle labbra, si traducono in parola. L'apertura superiore della laringe viene chiusa da una lamina (l'epiglottide) ogni volta che nel cibo scende dalla faringe, per far sì che esso imbocchi il canale dell'esofago e non finisca invece nei polmoni.

La trachea.

È un tubo cilindrico lungo 10-12 centimetri, del diametro di circa 2 centimetri; è mantenuto costantemente aperto da una serie di anelli cartilaginei, così che l'aria vi può fluire con facilità.

I bronchi.

Sono una serie di ramificazioni della trachea, via via più sottili e più fitte, che distribuiscono e raccolgono l'aria nella massa dei polmoni. All'inizio, l'aspetto dei bronchi è simile a quello della trachea, poi, man mano che i rami si rimpiccioliscono, la loro parete si fa più sottile.

I polmoni.

Sono due masse spugnose ed elastiche: ciò consente ad essi di espandersi e contrarsi, seguendo i movimenti della cassa toracica. Il polmone destro è diviso in tre lobi, quello sinistro in due. I polmoni sono avvolti in una sacca a doppia parete: la pleura; tra le due pareti vi è un liquido lubrificante che permette loro di scivolare facilmente l'una sull'altra durante i movimenti della respirazione.

I lobuli.

Ciascun lobo polmonare si divide in lobuli del volume di circa un 1 cm cubo. Vi sono circa 800 lobuli nel polmone destro e circa 700 in quello sinistro. In ciascun lobulo penetra una sottile diramazione dei bronchi, la quale a sua volta si divide in una dozzina di ramificazioni ancora più esili: i bronchioli.

Gli alveoli.

Hanno la forma di vescicole emisferiche e si trovano sull'estremità dei bronchioli dove formano dei fitti grappoli. Ciascun alveolo è, a sua volta, avvolto da un intrico di sottilissimi capillari: l'intera rete di questi capillari, nel breve spazio di 27 secondi (tempo di una circolazione completa), viene percorsa da tutta la massa del nostro sangue, che è di ben 5 litri. Perché questa rete di esilissimi canali abbia una capacità sufficiente a contenere tale massa di liquido, gli alveoli, sui quali essa si estende, sono in un numero enorme, dell'ordine di alcune centinaia di milioni e sviluppano complessivamente una superficie di 100-150 metri quadrati. Attraverso questa superficie avviene lo scambio di sostanze fra l'aria inspirata, che giunge da una parte della membrana, ed il sangue, che affluisce invece dall'altra parte, chiuso nella rete dei vasi capillari.
 

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