Attenti ai testi invisibili.
Mauro Goretti & Aramini Parri Lucia |
Attenti ai testi invisibili.
Una tecnica molto in voga negli anni
passati consisteva nell'inserire parole chiave all'interno della
parte visibile di una pagina (quella cioè rivolta all'utente) con lo
stesso colore di sfondo. In pratica i testi diventavano invisibili
agli occhi dell'utente, ma visibili agli occhi degli spider. A quei
tempi i motori di ricerca non erano dotati di algoritmi di
indicizzazione sofisticati, e quelle tecniche ebbero vita facile;
infatti molto di ciò che oggi è considerato spam era ampiamente
tollerato. Oggi basta dare un'occhiata alle linee guida di qualunque
motore di ricerca per vedere quanto questa tecnica sia considerata
un'infrazione alle regole, e dunque il suo utilizzo è da evitare.
Oggigiorno gli esperti di SEO usano
vari metodi per raggiungere questo scopo, tutti considerabili al
limite del lecito.
Alcuni esempi di
applicazione sono i seguenti.
Usare
un'immagine di sfondo. Invece di posizionare il testo dentro una
cella o un DIV dello
stesso colore, si inserisce sotto di esso un'immagine di colore
uniforme, di colore uguale. Questo approccio è meno facile da
rilevare in modo automatico, e dunque la possibilità che una pagina
siffatta sia intercettata è minore.
Usare colori
leggermente diversi. Usando colori leggermente diversi, il testo
sovrapposto su uno sfondo diventa visibile. Con questo metodo si ha
la sensazione che non ci sia alcuna infrazione alle regole dei motori
di ricerca, ma ciò non è del tutto vero, e spesso è appunto
considerato una forzatura.
Nascondere
il testo con un DIV. Questo
metodo è sicuramente più complicato da rilevare, e per certi versi
considerarlo un'infrazione alle regole può essere opinabile. Il
testo è posizionato dentro un DIV e
questo può essere reso “invisibile” tramite l'uso di alcune
regole CSS. Può
essere collocato fuori dall'area visibile dell'utente, attraverso gli
attributi di posizionamento, oppure si può usare l'attributo
“visibility”,
rendendolo appunto nascosto, o ancora si può usare l'attributo
z-index per
modificarne la priorità visiva, nascondendolo dietro a un altro
elemento.
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