Le nuove frontiere della medici
Mauro Goretti |
Le nuove frontiere della medicina.
La scoperta dei microrganismi.
Il successo della proposta igienista
che privilegiava l'aspetto sociale a quello individuale, il momento
della prevenzione rispetto a quello della cura della malattia, si
accompagnò, per certi aspetti si contrappose, al quel fondamentale
evento scientifico che fu l'identificazione,da parte del francese
Louis Paster e del tedesco Robert Koch, dei
microrganismi come agenti casuali della peste del
colera e della tubercolosi. Una scoperta che, sottolineando la
necessaria presenza dei germi nella genesi delle malattie infettive,
dimostrava come le condizioni ambientali non fossero di per sé
sufficienti a provocare l'insorgere del male e che fu usata da molti
medici per svalutare l'importanza dei fattori igienici. A mettere
l'accento sui fattori individuali contribuirono il tedesco Rudolf
Virchow, che riconducevano l'origine delle malattie alle
alterazioni delle cellule e dei tessuti.
I nuovi farmaci.
Un'ulteriore
ulteriore e decisiva spinta ai progressi della medicina curativa
venne, sempre nella seconda metà dell'800, dalle scoperte
della chimica, che consentirono l'isolamento di una serie di sostanza
e la sintesi di numerosi composti capaci di agire sui processi
fisiologici. Già nel 1846, la scoperta dell'etere dietilico
sul sistema nervoso aveva aperto la strada alla pratica
dell'anestesia chirurgica. Nel 1857 fu sintetizzato il
bromuro, impiegato nel trattamento dell'epilessia e in genere come
calmante. Nel 1860 fu la volta dell'acido acetilsalicilico,
che più tardi nel [1875] avrebbe costituito la base della più
diffusa fra le medicine dei nostri tempi: l'aspirina. Al 1875
risale la sintesi del diclorodifeniltricloroetano [meglio noto
come Ddt]: un potente insetticida che consentì
progressi decisivi nella lotta contro la malaria. Grazie a
scoperte come queste, si sviluppò rapidamente una nuova
industria farmaceutica, le cui fortune coincisero in molti casi con
le fortune personali di celebri ricercatori come i
tedeschi: Bayer e Merck.
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