Le rocce ignee e il centro della Terra.


Le rocce ignee e il centro della Terra.

Le rocce ignee invece sono rocce allo stato fluido tenute
sotto pressione nelle zone sottostanti o comunque interne
della crosta. Riducendosi,per frattura o per altre cause,
tale pressione,esse risalgono verso l'alto.
Diminuendo la pressione e la temperatura,in questa
massa viscosa i minerali che la compongono si
separeranno uno dopo l'altro via via che le condizioni
di temperatura e di pressione saranno quelle <<critiche>>
per ciascun minerale. Vedremo,ben presto,come le
rocce ignee si iniettino nelle rocce crostali e come
escano in superficie attraverso i condotti vulcanici.
Per ora ci limitiamo a dire che le rocce ignee si
dividono in due grandi classi:le intrusive,cioè
quelle che si iniettano nelle rocce circostanti senza
però giungere in superficie,e le effusive,o vulcaniche,
cioè quelle che allo stato fuso scorrono in superficie
provenendo da crateri vulcanici. A ogni tipo intrusivo
corrisponde un tipo effusivo,con una serie di tipi
intermedi molto variati. Quindi l'aspetto finale delle
rocce effusive,quello delle rocce ignee vicine alla
superficie e quello delle rocce ignee più profonde
saranno differenziati per composizione e struttura.
Anche la modalità con la quale,per cause esterne,
la roccia si raffredda influenzerà la forma.
I basalti etnei giunti in mare all'isola dei Ciclopi
al largo di Aci Trezza,ad esempio,presentano
un aspetto <<colonnare>> tipico dovuto appunto
al raffreddamento. Tutte le rocce ignee,quando
sono allo stato fuso di liquido altamente viscoso,
vengono incluse nel nome generico di <<magma>>.
Il magma,a sua volta,può venire arricchito dalla
fusione,in profondità,di rocce preesistenti:il fenomeno
del metamorfismo profondo,portato alle sue estreme
conseguenze,può generare del magma attraverso
una serie di stadi complessi,in cui,partendo da
un'argilla (ad esempio),si arriva ad uno scisto,a
da questo addirittura a un granito in seguito a
successive fusioni e arricchimenti di minerali.
Il granito,a sua volta,nel suo stato originario non
è che un magma,pronto anch'esso a iniettarsi nelle
rocce circostanti quando le condizioni di pressione
e di temperatura lo consentano. Un altro tipo di
magma,proveniente dalle zone sottostanti della
crosta,a composizione diversa del granito,e non
sono infrequenti le miscele dei due tipi fondamentali
nei loro prodotti vulcanici che giungono in superficie.
L'iniezione di magmi ad alta temperatura nelle
rocce circostanti provoca,nella zona di contatto
tra il magma e la roccia incassante,una <<cottura>>
di quest'ultima,quindi un tipo di metamorfismo
detto di contatto. Lungo la zona di contatto si
depositano e talvolta si concentrano molti minerali,
sia per l'azione diretta del magma fuso,sia per i
gas e i liquidi surriscaldati che lo accompagnano.
In questa zona spesso si hanno i giacimenti di
certi minerali sfruttabili su scala industriale,così
come vi si rinvengono pietre preziose e semi
preziose. Ci sembra ora che si possa trarre
qualche semplice conclusione. Abbiamo visto
come da un magma venuto in superficie
dall'interno della Terra e poi consolidatasi si
passi a rocce che,attraverso l'erosione,il
trasporto e la sedimentazione,diventano rocce
sedimentarie. Queste a loro volta si trasformano
prima in rocce metamorfiche e poi ignee,chiudendo
così un intero ciclo. Che un intero ciclo possa
durare centinaia di milioni di anni non ha
importanza,lo ripetiamo. La Natura ha tempo.
Fermiamoci alla semplice considerazione che
una qualsiasi roccia che noi raccogliamo non
rappresenta che la materializzazione di
un'istante di tempo geologico,un'istante di
una fase estremamente lunga di un ciclo
lunghissimo. E' come se di un lungo film
osservassimo un solo fotogramma,che
tuttavia è sufficiente a farci afferrare il
senso dinamico di un continuo divenire,
e forse a farci intravedere come ogni cosa
è parte di un tutto e non può essere considerata
fuori del contesto universale di questo tutto.

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