I costruttori delle meraviglie .
I costruttori delle meraviglie
Non si hanno molte
notizie sugli architetti e gli ingegneri che progettarono le Sette
Meraviglie; se
ne hanno invece di
più sugli artisti che le realizzarono. La fama dello Zeus di
Olimpia sarà permettersi sempre legata alla maestria del suo
scultore, l'ateniese Fidia (490-430 a.C.), considerato il massimo
artista della Grecia classica, e autore anche della gigantesca statua
crisoelefantina di
Atena Parthenos
per il Partenone, alta 12 metri e di cui oggi restano solo alcune
copie di piccole
dimensioni. Lo
stesso Fidia, secondo quanto racconta Plinio il Vecchio, partecipò
a una gara
insieme ad altri
artisti come Policleto e Crèsila, per la migliore statua di amazzone
da collocare
nell'Artemision di
Efeso, quando, nell'anno 450 a.C., se ne completò la costruzione.
Quasi tutte
le opere originali
di Fidia sono andate perdute. Sappiamo che disegnò i modelli per i
frontoni e
per le metope del
Partenone, poi realizzati dai suoi allievi, e ora visibili in piccola
parte al Museo
del Partenone di
Atene e in gran parte al British Museum di Londra. Per erigere il
Mausoleo di
Alicarnasso furono
convocati i più acclamati maestri dell'epoca (come Pitide, Sàtiro e
Scopas di Paro, e Briasside di Atene, esponenti della tarda arte
classica del IV secolo a.C.), che lavoravano
al
progetto e alla decorazione scultorea del monumento. Carete di
Lindos, città dell'isola di Rodi,
autore del bronzeo
colosseo, era un dotato allievo di Lisippo, famosissimo scultore e
ritrattista
ufficiale
di Alessandro Magno, nonché autore dell'Apoxyòmenos
(atleta che si deterge), di cui
rimane solo una
copia romana in marmo nei Musei Vaticani. In merito agli aspetti
tecnici della
costruzione di
molti dei sette monumenti conosciamo ben pochi dettagli. La Grande
Piramide, alta
146,6 metri, fu
costruita con pietre di calcare, basalto e granito pesanti ognuna
dalle 2 alle 4 tonnellate, mentre nella parte interna furono usati
monoliti in granito pesanti dalle 20 alle 80
tonnellate, per un
peso totale di circa 7 milioni di tonnellate. Una delle ipotesi è
che i blocchi
fossero messi in
opera per mezzo di rampe di mattoni crudi a spirale poste
parallelamente alle
facce della
piramide con una pendenza del 20% e con un dislivello di 5 metri una
dall'altra.
Calcolando in 20
anni il periodo di costruzione, come afferma Erodoto, ciò avrebbe
richiesto
l'impiego di
90.000 persone, una cifra non lontana dalle 100.000 riferite dallo
storico greco.
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