Il fiume. Geologia idrica.
Il fiume. Geologia idrica.
Prima
di iniziare la descrizione delle varie caratteristiche del fiume è
indispensabile dire
che
cosa è un fiume e come lo si può distinguere da un torrente. Il
torrente,in sostanza,è
il
fiume da giovane. Esso è un corso d'acqua che scorre in un letto
accidentato e ripido,
con
eccessi di piene e di magre,restando talvolta asciutto o quasi. Le
sue acque corrono
rapide.
Il fiume,invece,è un corso d'acqua che scorre in un letto meno
ripido,perciò è
meno
veloce. Ma sopratutto è perenne (cioè non si asciuga mai
completamente) ed è
anche
regolare,perché riceve le sue acque da corsi d'acqua che hanno piene
o magre in
periodi
diversi dell'anno. In generale,possiamo dire: un corso d'acqua è un
torrente
quando
ha una pendenza maggiore del 3,5% cioè quando scende più di 3 m ½
ogni 1000
m
di percorso. Se la pendenza è minore del 3,5% il corso d'acqua si
può considerare un
fiume.
Per fare un esempio pratico,noi diremo che il Po a Cremona ha una
pendenza dello
0,2%,cioè
scende solo di 20 cm ogni 1000 m.
Dalla “Sorgente” alla Foce.
Come
nasce un fiume. Il fiume nasce
quasi sempre in montagna e scende poi verso la
pianura
o il mare. La sua origine è quasi sempre 1 di queste 3: o nasce da
sorgenti,come il
Po;
o è formato dalle acque di altri piccoli torrenti che scendono da un
bacino di raccolta e
si
riuniscono per formare un unico corso d'acqua; oppure è formato
dalle acque dello
scioglimento
dei ghiacciai.
Il
corso superiore. Nel suo primo
tratto il fiume è ancora un piccolo torrente,le cui acque
veloci
(per la famosa pendenza) trasportano a valle massi,spesso anche
enormi,sassi,ghiaia,
terra,che
poi si depositeranno durante il percorso o nello sbocco al mare. A
questo punto
il
fiume è nello stadio di giovinezza.
Il
corso mediano. Via via che il
fiume scende verso la pianura,la sua pendenza diminuisce,
perciò
le acque rallentano la loro velocità,che diviene di soli 2-3-4 km
l'ora. Anche il letto
si
allarga; il fiume riceve via via i vari affluenti
e
questo fa aumentare sempre di più la sua
portata. A questo punto,il fiume
è nella sua maturità,è adulto: scorre lentamente nella
pianura
e talvolta forma anche dei meandri
che
spesso modificano addirittura il suo
percorso.
Il
corso inferiore. Ed
eccoci infine all'ultimo tratto del percorso del fiume: il corso
inferiore.
Il
fiume termina generalmente la sua vita in 2 modi: o si getta in un
altro fiume,
del
quale diventa affluente,oppure
sfocia in mare. Esistono perciò le eccezioni: ci sono
fiumi che vengono assorbiti dal
terreno,dalle sabbie,dalle spaccature nella roccia.
La
foce. Ed
ecco la foce,cioè
lo sbocco nel mare,il grande raccoglitore. Negli oceani e nei
mari aperti,dove le acque
impetuose riescono a spazzarla dei detriti depositati dai fiumi,la
foce
è a estuario:
cioè
è un semplice allargamento triangolare,a imbuto,del fiume. Talvolta
gli estuari sono formati anche
dalla penetrazione del mare nel solco del fiume. Nei mari
un po' chiusi,dove le acque più
tranquille non riescono ad asportare i detriti,lo sbocco del
fiume
prende l'aspetto di una specie di pianura a forma di ventaglio,che si
chiama delta.
Il bacino fluviale.
Il
bacino (che si chiama
idrografico) è la regione che manda le sue acque a un fiume. Si
tratta
di una zona che scende da ogni parte verso il fiume. In tal modo
tutti i suoi corsi
d'acqua
scendono a gettarsi nel fiume. La zona di separazione fra i 2 bacini
fluviali si
chiama
“linea spartiacque”.
La portata.
Portata
è una parola che si ode o si
legge spesso a proposito dei fiumi. Quindi è bene
sapere
che cosa significa. Per esempio,immaginiamo di trovarci sulla riva di
un fiume.
Contiamo
un secondo di tempo. La portata di quel fiume è l'acqua che è
passata davanti
a
noi in quel secondo. Quindi la portata di un fiume è la quantità di
acqua (di solito
indicata
e misurata in metri cubi) che in ogni nuovo secondo passa attraverso
la sezione
del
fiume. Portata alla foce,è la quantità di acqua che il fiume versa
in mare ogni secondo.
Piccolo dizionario dei termini.
Affluente.
E'
un corso d'acqua che sfocia in un altro più importante.
Argini.
Rialzi
di terra o in muratura innalzati per impedire lo straripamento dei
fiumi.
Bacino
di raccolta. E'
tutta la zona montuosa,ricoperta di ghiacciai,che fa confluire le sue
acque in un unico corso d'acqua.
Biforcazione.
E'
il punto in cui il fiume si divide in 2 bracci.
Cascata.
E'
una ripidissima caduta delle acque di un fiume,quando esse incontrano
una
parete,un gradino,un pendio
quasi verticale.
Cateratta. E' una serie
di cascate poco alte,disposte una dopo l'altra.
Confluenza. E' il punto
in cui un affluente sbocca in un corso d'acqua,oppure dove si
uniscono 2 corsi d'acqua.
Golena. E' quel tratto di
terreno,compreso fra 2 origini,che rimane allagato durante gli
straripamenti.
Isola di deiezione. E'
un'isoletta formata nel mezzo di un fiume dei suoi detriti
(deiezioni).
Lanca o morta fluviale.
E' uno stagno formato da un meandro separato completamente
dal fiume,per opera di detriti
depositati.
Letto.
E' il solco in cui scorre un
corso d'acqua.
Magra.
E' la fase della minima portata
d'acqua di un fiume. Si dice che il fiume è “in
magra”.
Meandri.
Sono anse che molti fiumi
formano attraversando zone di pianura. Prendono
nome dal fiume turco Meandro,che
è ricco di anse.
Penisola
di confluenza. E' una piccola
penisola sabbiosa che si forma tra 2 corsi d'acqua
che confluiscono.
Piena.
E' la fase della massima
portata di un fiume,che spesso provoca straripamenti. E'
causata dallo scioglimento delle
nevi o da abbondanti piogge.
Rami
fluviali del delta. Sono i vari
bracci in cui il fiume si divide quando la sua foce è a
delta.
I bracci sono divisi tra loro dalle isole
deltizie,formate dai
detriti che il fiume ha
trasportato a valle con le sue
acque e,per la diminuita velocità di questo,deposita prima di
gettarsi in mare.
Rapida.
E' così chiamato il tratto in
cui il letto del fiume è in forte pendio e la corrente è
molto veloce.
Regime
(fluviale). E' la variazione
della portata del fiume nei diversi periodi giornalieri,
stagionali ecc.
Sorgente.
E' il punto in cui una falda di
acqua sotterranea sgorga in superficie.
Subaffluente.
E' un corso d'acqua che sbocca
in un affluente.
Torrente.
E' un corso d'acqua che scorre
in un letto ripido e accidentato,con acque molto
veloci. Può gettarsi in un
fiume o trasformarsi,a sua volta,in un fiume stesso.
Commenti
Posta un commento
Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.