Prestiti auto: a zig zag tra le rate
Prestiti auto: a zig zag tra le rate
Torna a marciare il mercata dell’auto. Secondo il ministero
dei Trasporti, lo scorso ottobre
sono state immatricolate 165.208 autovetture, un più 11,88% rispetto al solito
periodo 2015. Si direbbe che la pioggia di sconti e finanziamenti annunciati in
tv o sui volantini funzioni a dovere. Almeno per le case automobilistiche. Ma
per i neo-acquirenti? Sono poi così vantaggiose tutte queste offerte e opportunità di prestiti? Quattro volte su
cinque, chi compre un auto nuova preferisce pagarla a rate. Il prestito
concesso in una concessionaria è il cosiddetto prestito “prestito finalizzato”, che si traduce in un accordo a tre: la
finanziaria eroga il denaro alla concessionaria per l’acquisto dell’auto da
parte del cliente, che a sua volta rimborsa il prestito alla finanziaria. N
meccanismo che risponde a norme di legge ben precise, a cominciare dall’obbligo
di rilascio, su richiesta del cliente, sia del contratto di finanziamento si
del cosiddetto “Secci”, il modulo
informativo europeo a tutela dei consumatori sulla trasparenza informativa di
banche e finanziarie: due documenti essenziali per fare scelte consapevoli e
corrette.
Concessionari
Ma alla prova dei fatti, dal concessionario fila davvero
tutto così liscio, come vorrebbero farci credere, le belle promesse “strombazzate” in tv o scritte
nero-su-bianco sui volantini? La risposta, purtroppo, è no. E’ quanto risulta
da indagini svolte da varie associazioni consumatori sparse in tutta Italia,
questa indagine è stata svolta alla ricerca di un modello di auto da città da
pagare a rate. Dopo avere recuperato tutti gli annunci pubblicitari delle
offerte di rateizzazione, in scadenza 30 ottobre, per ben diciassette city car,
armati di volantini, gli esponenti di queste associazioni consumatori sono
andati dai concessionari per cercando di farsi spiegare la proposta di prestito
pubblicizzata. La prima scoperta, bisogna fare attenzione al modello specifico
segnalato nell’annuncio. Per una Seat
Mil, per esempio, in una concessionaria di Roma, l’offerta volantino vale solo per autovettura di colore
giallo, altro esempio non del tutto chiaro, in una concessionaria di Torino,
invece, non avevano il modello del volantino, per cui il prezzo è passato da €
7.950 a € 10.500. Invece, a Milano,
per la versione argento anziché gialla, il prezzo è salito a oltre € 9000.
Fatto sta che, poiché quello pubblicizzato è sempre il modello base di un
colore specifico, qualsiasi passo in più ha un
costo: oltre cambiare colore,
anche prendere il ruotino di scorta, pagare l’Ipt-imposta provinciale di trascrizione, l’identicar (ossia la marchiatura del numero di telaio o di targa
sui cristalli dell’auto), il contributo per lo smaltimento dei pneumatici. In
alcuni casi viene richiesto un contributo per l’aria condizionata e i fari
fendinebbia: due dotazioni essenziali per guidare in città. Un altro esempio
viene citato su un modello Hunday,
la dove risulta che il modello i10 pubblicizzato è il modello senz’aria
condizionata, ma il volantino la prevede, mai così tante insufficienze sono
state riscontrate per vendere un’auto. Dobbiamo anche precisare che il cliente
quando vuole acquistare la sua auto tenga presente anche di valutare Taeg [ tasso d’interesse globale ], a
volte nelle concessionarie è risultato più basso rispetto al volantino
pubblicitario: ragione in più per raccogliere un maggior numero di
informazioni.
Il prestito è finalizzato
Andiamo a analizzare il meccanismo standard di queste
offerte. Per lo più è previsto il pagamento di un anticipo, e poi una serie di
rate periodiche. In alcuni casi l’acquisto si conclude con una maxirata finale
[ in genere il 30% del valore
dell’auto ]. Un importo che in carenza di disponibilità, po’ essere aizzato
ulteriormante. O addirittura non corrisposto, dietro restituzione dell’auto,
sono le promozioni strettamente connesse
al finanziamento: l’acquisto in un'unica soluzione, cioè, viene scoraggiato con
un prezzo più alto, soprattutto se a erogare i prestiti sono le finanziarie
delle case automobilistiche. In altri casi però, il prezzo complessivo
dell’auto a rate, spese e interessi inclusi risulta inferiore a quello con
pagamento in un'unica soluzione. Facciamo un esempio per il modello Peugeot
108, il prezzo senza prestito è di € 12.500. Con il prestito scende a € 9650.
Considerando l’anticipo, le 48 rate e le spese, l’esborso complessivo sale a €
11.987: oltre € 500 in meno che in contanti.
Conclusioni
Dulcis in fundo,
la vendita combinata di prestiti e di assicurazioni: è una pratica scorretta obbligare un cliente a
comprare una polizza specifica, venduta dalla stessa finanziaria, per avere un
finanziamento. Eppure in molti casi le rate includono anche una CPI-Credit protection insurance , una
polizza a copertura del credito di cui non si forniscono neanche bene le
condizioni. E benché si dica che non è obbligatoria, in oltre un caso su tre
viene inserite automaticamente nelle rate concordate. Quando acquistiamo
teniamo sempre presente questi piccoli accorgimenti che sono validi per tutte
le merci, sia in accessori per la casa, per un auto, per un telefono, prestiamo
sempre la dovuta attenzione, a volte la “fregatura”
proviene proprio da qui.
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