Che cos'è il famoso KDE di Linux


      L’ambiente grafico KDE
Di che cosa si tratta?
In questo capitolo imparerete ad utilizzare in modo elementare KDE, la più diffusa interfaccia grafica
per Linux. In particolare imparerete come copiare, trasferire file tra le diverse parti del calcolatore,
lanciare programmi e personalizzare l’aspetto e il funzionamento del calcolatore.
Che cosa mi serve?
Ovviamente, vi serve un computer con Linux sul quale sia stato installato (e funzioni) KDE. Si tratta
di un programma piuttosto esigente dal punto di vista della memoria, per cui è opportuno che il vostro
calcolatore abbia almeno 128MB per avere prestazioni soddisfacenti. Se siete così equipaggiati, non
vi resta che collegarvi con il vostro nome e parola d’ordine e lanciare una sessione KDE. Inoltre, si
presume che il sistema utilizzi automount o supermount, un programmino che permette di inserire ed
estrarre dischetti e CD-Rom “al volo”, senza ulteriori formalità.
1,2,3, fante, cavallo e...KDE
La versione attuale di KDE è la versione 3, apparsa attorno a marzo 2002. Pur apportando alcune
modifiche alle funzionalità rimane sostanzialmente simile alla versione 2, molto diffusa. Per questo
motivo faremo riferimento soprattutto a questa versione meno recente.
     Se state utilizzndo una distribuzione vecchiotta, potreste utilizzare KDE versione 1. Sebbene la
grafica sia talvolta diversa e le potenzialità un po’ inferiori ha richieste di memoria di gran lunga
inferiori: potrete utilizzarlo senza problemi anche con 64MB di RAM o meno!
Che cos’è KDE?
Quando Linux iniziò a uscire dall’ambiente dei programmatori che lo avevano creato, fu facile notare
che il sistema non disponeva di una modalità di interfaccia utente che fosse intuitiva e facile da usare.
                           Mancava, quindi, uno strumento che nascondesse le complessità del sis-
                           tema e permettesse l’uso del calcolatore anche a chi non aveva un
                           paio di lauree nel cassetto. Fu così che nacque il progetto KDE
                           [http://www.kde.org], o K Desktop Environment.
     I progettisti di KDE non scrissero tutto da zero ma si appoggiarono alle librerie grafiche della
Troll Tech [http://www.troll.no], una piccola ditta norvegese. Così facendo si attirarono le
ire dei “puristi” dell’Open Source, anche se questa situazione sembra oramai superata. KDE è un
sistema maturo, dotato di un gran numero di applicazioni. In definitiva, quindi, KDE è un Interfaccia
Grafica Utente (ing. Graphical User Interface o GUI) che, unita ad altri programmi, vi permette di
utilizzare in modo semplice il calcolatore.
cio programmi e loro interazione, gestione file, configurazione centralizzata e traduzione automatica
dell’applicazione nelle lingue locali (la gestione di mouse e tastiera è affidata al sistema X-windows,
esterna a KDE)
Forse...
KDE o Gnome?
Si tratta di una “guerra santa” sempre presente tra i sostenitori di Linux, spesso ancora più accesa di
quella che contrappone le varie distribuzioni. Le tesi a favore dell’uno o dell’altro sistema Desktop
sono in gran parte opinabili (maggiore facilità d’uso, programmazione, flessibilità, robustezza). Alla
prova dei fatti, la scelta dipende soprattutto dal gusto e dall’esperienza personale: il consiglio è quello
di provarli entrambi e quindi scegliere il sistema che vi piace di più. Alcuni punti che si possono
sostenere a favore di KDE sono i seguenti:
La Scrivania del KDE
A questo punto, ora che sapete tutto (o quasi), torniamo a parlare del KDE e degli oggetti che vedrete
quando vi collegate la prima volta. A meno di versioni particolari, troverete
      
       Il sistema offre la gestione di tutte le funzioni elementari per utilizzare il calcolatore: finestre, lan-
       Ah, il “K” in KDE non vuole dire assolutamente nulla... è stato scelto dai progettisti per gioco.
          KDE è molto robusto e completo. E’ un progetto che vanta alcuni anni di attività (tra cui uno
            in più di Gnome) e nel suo complesso le suo componenti sono ben testate e le funzionalità
            complete.Tutti i “pezzi” che compongono il sistema sono perfettamente integrati fra loro.
               
                 
                KDE è attivamente supportato da molte distribuzioni orientate all’utente finale, ovvero da Man-
                drake, SuSE e Caldera.
              L’interfaccia di KDE favorisce un passaggio “morbido” da altri sistemi operativi proprietari,
              specie utilizzando alcuni “temi” come ad esempio Redmont
             
          Il pannello, in basso, che serve per lanciare applicazioni, lanciare programmi e visualizzare
            piccoli controlli.
           
          La Scrivania (il resto dello schermo come in Fig. 6.1) vera e propria, dove sono presenti le
          icone dei programmi che usiamo di solito, oppure i documenti e le cartelle più usate.
Il Pannello
Il pannello è un po’ il cuore dell’interfaccia, nata per facilitare il lavoro dell’utente.

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