Guerra di cifre sul Jobs act.
Guerra di cifre sul Jobs act.
Secondo l'Istat, il mercato del lavoro da segni di ripresa. ad
aprile scorso c'è stato un calo delle persone "inattive", che
non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano. Come conseguenza
è cresciuto il numero dei disoccupati, cioè chi il lavoro invece
lo cerca, ma anche degli occupati. Il governo ha espresso
entusiasmo, sottolineando che dal 2014 "ci sono 455 mila posti di
lavoro in più, di cui 390 mila a tempo indeterminato", ed evidenziando
che il Jobs act sta dando i suoi frutti. Sia la ricerca Istat che i dati Inps,
però, parlano di una corposa diminuzione delle nuove assunzioni a
tempo indeterminato per il 2016. In sostanza, il taglio degli incentivi
alle assunzioni stabili avrebbe frenato questo tipo di contratti,
a favore di quelli a tempo determinato. C'è chi sostiene, come i sindacati,
che attraverso il ricorso a contratti a tempo determinato il precariato
stia aumentando di nuovo. Significativo in questo senso è l'aumento
del ricorso ai voucher lavoro per le prestazioni occasionali (+45,6%).
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