Lungo la numero uno. Islanda.
Lungo la numero uno. Islanda.
La strada circolare contrassegnata dal
numero 1 è l'itinerario ideale per farsi un'idea dell'Islanda e dei
suoi strepitosi paesaggi: 1.400 chilometri da percorrere in una
decina di giorni lungo coste e fiordi mozzafiato, su altipiani
deserti, tra ghiacciai, fiumare e campi di lava tappezzati di
licheni. Uno scenario a tratti così primordiale che ogni villaggio
o stazione di servizio appaiono come un rassicurante rifugio. Ma le
distanze talvolta sono notevoli, e specie a luglio e agosto conviene
prenotare l'alloggio in anticipo a fare tappa nelle località più
attrezzate.
Lungo la costa meridionale.
Lasciata Reykjavìk, c'è subito un
assaggio di deserto lavico. La strada corre su un altopiano tra
distese di licheni e piccole alture. A Hverageroi inizia
la California islandese: nelle serre riscaldate con energia
geotermica crescono pomodori, cetrioli fiori e persino banane.
Selfoss è il maggiore centro agricolo islandese con un'imponente
produzione di latte. Superato il Fiume Piòrsà, alle
spalle di Hella, si staglia il temuto vulcano Hekla, mentre sulla
spiaggia mucchi di patate vecchie, qui prodotte in eccedenza, servono
a frenare la furia erosiva delle acque. Oddi vanta una delle chiese
più antiche d'Islanda. Da Hvolsvòllur, dopo
il bivio per la riserva naturale di Pòrsmòrk, la strada corre tra
il mare e ripide pareti montuose con le grandiose Cascate
Seljalandsfoss e Skògafoss.
A Vìk, sotto il ghiacciaio
Myrdal, i faraglioni del Capo Dyrhòlaey sono il rifugio di migliaia
di pulcinella di mare.
Dal ghiaccio ai fiordi.
La
strada si discosta ora dal mare e punta verso il Vatnajòkull.
L'enorme ghiacciaio fa da
sfondo apianure laviche e morene, testimoni di straordinarie
alluvioni avvenute nel 1996 e nel 1998 provocate da eruzioni
vulcaniche. Da Kirkyuboejarklaustur si
sale ai crateri di Laki; poco oltre la strada lambisce le lingue del
ghiacciaio. IL Parco di Skaftafell è costellato di ghiacci, colonne
di basalto e cascate, come la Svartifoss. Ancor più avvincente è
Jòkulsarlòn, una
laguna a ridosso del mare in cui galleggiano enormi iceberg. Dopo
Hòfn, la n.1 risale la costa orientale, movimentata da fiordi e
borghi di pescatori come Djùpivogur, quindi
piega all'interno verso Egilsstaòir.
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