L'algoritmo dei sogni. Scienza.







L'algoritmo dei sogni. Scienza.

Sarebbe il sogno (o l'incubo) degli psicanalisti freudiani... Un gruppo di ricerca giapponese, guidato da Tomoyasu Horikava degli Atr Computational Neuroscience Laboratories di Kyoto, ha inventato un metodo per scoprire cosa sognano le persone. L'esperimento ha coinvolto tre volontari, fatti addormentare in una macchina per la risonanza magnetica funzionale (fMri, che “traccia” l'attività cerebrale nelle diverse aree). I sogni più lunghi avvengono nella fase Rem, ma veloci immagini appaiono anche nello “stadio1” o nello “stadio2” del sonno non Rem, cioè nelle prime fasi del sonno. Entrati in questi stadi, i partecipanti erano svegliati per chiedere loro cosa avevano visto in sogno: questo processo è stato ripetuto 200 volte per ognuno. Dopo di che, gli studiosi hanno classificato le più comuni categorie di immagini (come “cibo” o “femmina”) descritte, per ogni partecipante.

Attività cerebrale.

Hanno fatto quindi vedere alle cavie sveglie, sempre esaminate con la fMri, una serie di immagini prese da Internet delle stesse categorie dei sogni. Poi hanno messo a confronto le attività cerebrali che corrispondevano agli elementi visti da svegli e agli stessi sognati da addormentati: questo ha permesso loro di isolare l'attività cerebrale legata alla visione di un particolare elemento. L'ultimo passo è stato fare riaddormentare le cavie: gli scienziati hanno elaborato un algoritmo e, applicandolo all'analisi dell'attività cerebrale, sono riusciti a capire cosa sognassero le persone, tra le categorie. Per adesso il computer “indovina” solo nel 60% dei casi. Ma la tecnica è interessante: potrebbe in futuro farci leggere i sogni e capire come funzionano.
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