Il lago di Como. Geologia idrica ambientale.
Mauro Goretti - Programmatore - |
Il lago di Como. Geologia idrica ambientale.
Quale
dei tre grandi laghi italiani è il più bello? Il Garda,il Maggiore
o il Lago di Como? E'
difficile
dirlo. Ognuno offre panorami incantevoli. Il Lago di Como,detto Lario
dagli antichi,
presenta
oltretutto una varietà di aspetti nei suoi tre “rami”.
Esso,infatti,ha la forma di una
Y
rovesciata che si stende dalle Alpi Retiche sin quasi alla pianura.
Il ramo settentrionale,
detto
ramo di Colico o “alto lago”,è il più grandioso e selvaggio; i
suoi versanti sono ricchi
di
boschi e di pascoli,aldilà dei quali lo sguardo spazia su una corona
di alte montagne. Il ramo
di
Lecco ha un aspetto severo; su di esso incombono infatti gli scoscesi
versanti delle Grigne.
Il
ramo di Como,stretto e tortuoso,è il più ridente dei tre. Se si
percorre,specialmente,nella
prima
estate,la strada costiera,si resta incantati dalla bellezza del
paesaggio che via via si
presenta
agli occhi dello stupito viaggiatore. Ma per gustarlo occorre
rallentare il passo,
sostare,osservare.
E più che soffermarsi sulla strada occorrerebbe percorrere le
stradicciole,
i
sentieri laterali. Scendendo,ad esempio,dalla strada che
segue,alta,la costa orientale,verso
la
riva,si entra in un mondo sorprendente. Vista e odorato sono
deliziati da stupendi fiori:
ortensie,azalee,magnolie.
Negli opulenti giardini,piccoli e grandi,che si succedono sul
declivio,
si
innalzano conifere gigantesche,palme dattilifere e altre piante
tropicali. Tra il verde di mille
gradazioni
ecco una villa antica circondata da un annoso parco. Il sentiero
scende ancora
fra
due bassi muretti: dopo una svolta,improvviso,si scorge l'intenso
brillare del lago. Sulla
riva
vi è un piccolo approdo e una barca solitaria. Il rumore delle
automobili sulla strada giunge
laggiù
attutito,innaturale.
Un milione di anni fa il lago era un ghiacciaio.
Nell'epoca
quaternaria,per l'abbassarsi della temperatura,enormi lingue di
ghiaccio invasero la
lunga
e stretta valle che attualmente è occupata dal lago. Il
ghiacciaio,nella sua opera di erosione,
allargò
e approfondì il lungo solco; in epoche successive il ghiaccio si
sciolse e la grande conca
si
riempì d'acqua. La caratteristica forma a Y è dovuta al fatto che
il ghiacciaio,nella sua discesa
verso
il Sud,si è trovato difronte a rocce durissime che,agendo come un
cuneo,hanno diviso il
ghiacciaio
in due rami. Anticamente la superficie del lago occupava un
estensione maggiore
dell'attuale.
Con l'andar del tempo ognuno dei fiumi immissari ha trasportato
notevoli quantità
di
terra,portando sempre più avanti la propria foce; si sono così
create delle penisolette sulle
quali
sorgono molte fra le più belle borgate comasche. Ad esempio,il
maggior immissario,
l'Adda,ha
formato con le sue alluvioni il Pian di Spagna,l'estesa pianura il
cui nome ricorda le
lotte
che gli Spagnoli sostennero nel XVIII secolo in difesa della
Lombardia contro i Francesi.
Il
Pian di Spagna,nella parte settentrionale del lago,con il suo
continuo avanzare isolò un piccolo
specchio
d'acqua,divenuto il Lago di Mezzola.
37 corsi d'acqua si gettano nel lago.
L'Adda
e la Mera sono i maggiori immissari del Lago di Como. Ve ne sono poi
altri 35,fra piccoli e
meno
piccoli (il Liro,l'Albano,il Sanagra sulla sponda occidentale; il
Varrone e il Pioverna su
quella
orientale). Molti sono torrenti impetuosi; essi incidono
profondamente le pareti montuose e
formano
gole incassate e scoscese chiamate “orridi” (di Bellano,di
Nesso). A Fiumelatte,a Sud di
Varenna,sulla
costa orientale,scende nel Lago il più piccolo fiume
d'Italia,chiamato proprio come
il
paese: Fiumelatte. E' lungo 250 m e scorre dalla primavera sino
all'autunno. In primavera e in
autunno
l'apporto di acqua degli immissari è notevole; il Lago cresce allora
di livello e talvolta
le
acque invadono la piazza della città di Como. Da Lecco esce l'unico
emissario del Lago: l'Adda.
La
sua portata media è di 210 m cubi al secondo; è come dire che il
lago riceve presso a poco
tale
quantitativo di acqua dai suoi immissari.
Il clima e i venti.
La
massa d'acqua del Lago mitiga le eccessive temperature su tutta la
costa e sui pendii all'intorno.
In
inverno molte zone particolarmente riparate (ad esempio Tremezzo)
offrono soggiorni piacevoli.
In
estate il caldo è inoltre alleviato da una quasi costante
ventilazione. Al mattino spira il “tivano”,
dal
Nord; alla sera si fa sentire,proveniente da Sud,la “breva”.
Venti tutt'altro che desiderabili sono
i
“montivi”; essi sono venti variabili che possono provocare
all'improvviso paurose burrasche.
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