I Cenci Fiorentini.
I Cenci Fiorentini.
Ingredienti
300
g di farina bianca
2
uova intere
50
g di zucchero
2
cucchiai di Vin Santo (o Rum)
olio
d'oliva
1
limone (o 1 arancia)
sale
olio
per friggere
Preparazione
Mettete
su una spianatoia la farina a formare una
specie
di cratere e al centro distribuite lo zucchero,
le
uova,la scorza del limone ben grattata (o d'arancia),
3
cucchiai d'olio d'oliva e il Vin Santo.
Cominciate
ad impastare,amalgamando molto bene
tutti
gli ingredienti per 10 minuti abbondanti,quindi
formatene
una palla,e lasciate riposare l'impasto ottenuto
per
circa mezz'ora.
Usando
il matterello,stendete poi la pasta sulla spianatoia
ben
infarinata (se vi pare troppo dura,aggiungete un po'
di
latte per ammorbidire la sua consistenza),e continuate
fino
a ridurla ad uno spessore di 2 mm. Con un coltello
tagliatela
a strisce larghe due dita che poi ritaglierete
ancora
in diagonale ogni quattro dita,in modo da ottenere
delle
specie di losanghe.
Friggetele
in abbondante olio (già molto ben bollente),
finché
saranno dorate,poi scolatele,e mettetele ad asciugare
su
carta gialla,in modo che perdano tutto l'olio in più.
Si
servono cosparsi di zucchero (a velo o semolato) e
accompagnati
con del Vin Santo.
La
ricetta di questi cenci...data
la loro diffusione,non
solo
in Toscana ma anche in altre regioni d'Italia,presenta,
come
vediamo numerose varianti che riguardano sopratutto
la
quantità degli ingredienti;le indicazioni che troverete in
questa
ricetta,sono quelle più vicine alla tradizione
fiorentina,ma
anche quelle che consentono di avere ottimi
risultati.
Rispetto alla ricetta più antica,qui troverete una
diminuzione
della dose di zucchero,e delle uova,non
sono
presenti gli anaci (i cenci venivano sbollentati
nel
Vin Santo) e il bicarbonato di sodio perché è
ritenuto
superfluo e il limitato quantitativo di zucchero
consente
ugualmente,una notevole leggerezza.
Per
quanto possa interessare la forma,i vari
testi
di cucina consigliano le forme più bizzarre
(annodati,intrecciati,accartocciati,ripiegati,ecc.),
ma
è risaputo che a Firenze tutti li tagliano come
è
descritto nella ricetta (a Siena e altrove i margini
sono
zigrinati,perché stati tagliati con un'apposita
rotellina)
tanto che possono assomigliare ad un
mucchietto
di ritagli di stoffa. Anche questi tipi
di
dolci,come molti altri di origine fiorentina,venivano
preparati
per il giovedì grasso,oggi sono preparati
in
qualunque periodo dell'anno. In altre città,i cenci,
sono
conosciuti con i nomi più diversi (donzellini,
nastrini
di monache,sfrappole,frappe,chiacchiere
di
monaca,galani,frangette,fiocchi,fiocchetti,ecc.).
Il
nome però più antico dei cenci è “guanti”
se era
data
loro la forma di una mano,mentre “crespelli”
se erano foggiati a strisce.
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