Le culture d'Irlanda.


Le culture d'Irlanda

Il paesaggio

E' forse possibile descrivere il meraviglioso paesaggio
irlandese senza ricorrere ai consueti e rassicuranti
cliché,il verde,la pioggia...che in apparenza sembrano
adatti,ma che difficilmente le rendono giustizia ?
L'Irlanda è una terra mite e moderata,mai eccessiva
ne estrema,tuttavia resiste alle facili descrizioni,
come ben sapevano gli artisti e gli scrittori che
hanno dedicato un'intera esistenza a catturarne
l'essenza sulla tela e sulla pagina.
Pochi nutrono lo stesso attaccamento degli
irlandesi nei confronti della terra d'origine,un
attaccamento dovuto all'antica tradizione
contadina quanto alla storia,che a lungo ha
negato loro il diritto alla proprietà rendendoli
meri e maltrattati fittavoli. Gli esponenti del
Gaelic Revival (o Rinascita Gaelica) di fine
Ottocento,William B. Yeats e Lady Gregory
tra gli altri,compresero a fondo questo
problematico rapporto e cercarono di porvi
rimedio,concentrandosi sulle terre e sulla
gente che lavorava,nel tentativo di coglierne
la bellezza e insieme la tragedia.
Così Yeats esortava il drammaturgo John
Millington Synge: "Vai sulle Aran Island e
vivi là come fossi uno di loro;dai voce ad
una esistenza che non ha mai trovato
espressione". Synge seguì il consiglio di
Yeats e dalla severa bellezza delle isole
nacquero le sue opere più significative:
Cavalcata a mare,L'ombra della vallata,
e il suo capolavoro,Il furfantello dell'Ovest.
L'Irlanda delle cartoline,quella dei cottage
con il tetto di paglia,sparsi su un mosaico
verde scuro di campi separati da muretti
di pietra,è stata magistralmente interpretata
da Paul Henry (1876-1958),il più importante
pittore irlandese degli anni '20 e '30 del
secolo scorso. Come Synge prima di lui,
Henry si trasferì a Ovest,nel Connemara
e su Achill Island,dove trovò la sua personale
versione dell'Arcadia. I ritratti di Henry,
straordinari nel loro naturalismo,esprimono
una grande potenza,proprio perché sono
del tutto privi di sentimentalismo e degli
stereotopi che possono inquinare la forza
primitiva del tratto,a vantaggio della schietta
sincerità di una paesaggio che lui ritrae senza
edulcorare. L'intenso rapporto d'amore con la
terra è comune a tutti gli irlandesi e a molti
scrittori,fra cui Patrick Kavanagh,poeta e
novellista attivo nella metà degli anni '50,
glorificatore della natura,che descrive con
semplicità e stupore di fanciullo. Anche oggi
che l'Irlanda è diventata un paese moderno,
il legame con la terra rimane. E non potrebbe
essere altrimenti,considerando quanto lungo e
irto di difficoltà è stato il cammino verso il suo
pieno e definitivo possesso,non dimenticatelo...
mentre ne gusterete tutta l'intensa bellezza.
 

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