La giornata tipica del grande Leonardo da Vinci.
La giornata tipica del grande
Leonardo da Vinci.
Su di Leonardo
da Vinci è stato scritto tutto, rasentando l'immaginazione più
remota, e , qualche volta anche centrando in pieno l'argomento
trattato, ma in alcuni particolari essendo un grande ammiratore e
studioso del grande Leonardo da Vinci ecco quella giornata tipica nel
suo più totale svolgimento, sino al tramonto.
Leonardo, dormiva
poco molto poco, ma quando riusciva a chiudere occhio la mattina si
destava al sorgere del sole, nel suo pensiero vi erano le tantissime
cose rimaste incompiute nelle ore perse del sonno [ così giudicava
il dormire ], con un morso di pane e un sorso di latte era pronto a
ricominciare i suoi studi e successivamente metterli su pergamena,
Leonardo era affascinato dal Creato, tutto intorno a lui era fonte di
studio , l'aerodinamica lo affascinava sin dai tempi della sua
fanciullezza, era osservando gli uccelli , nella conoscenza dell'aria
e nello sfruttare le correnti che lui lasciò al mondo i suoi più
famosi studi. Passando ore solo ad osservare queste fantastiche
creature, prendendo appunti se ne andava parte del giorno [mattina],
a volte Leonardo si concedeva un frugale pasto composto di qualche
frutto e pochi morsi di pane, la sua mente fusa al suo difficile
carattere gli imponeva il “ripasso” dettagliato dei suoi schizzi
e disegni [ li troveremo nel codice Atlantico ], ma Leonardo doveva
anche pur vivere, come lo faceva; lo faceva facendo qualche ritratto
sotto forma di schizzo a qualche signorotto in qualche Taverna, con
pochi denari che riusciva a farsi pagare, egli ci viveva, e, a volte
si finanziava per l'acquisto dei materiali che gli necessitavano per
schizzi e tele su cui dipingere. La giornata di Leonardo ancora non
era finita, la sera quando si avvicinava l'ora della cena, e, la fame
si cominciava a far sentire, sempre con un frugale pasto che lo
accompagnava per il resto delle ore che lo separavano dalla notte
egli si accingeva a chiudere la sua giornata ricca di studi e, di
altre idee che si annidavano nella sua mente, gli studi anatomici
effettuati sui cadaveri che ogni tanto sparivano dai cimiteri:
l'umanità deve a lui le basi dello studio anatomico del corpo umano.
Se qualche uomo di facili costumi gli prometteva, sotto lauto
compenso uno di questi corpi, Leonardo si accingeva a trascorrere la
notte nel sezionare e studiare proprio l'argomento sopra citato; la
legge dell'epoca era chiara: Leonardo per questo furto rischiava
la pena di morte, ricercato dalla Sacra Inquisizione già
allora; rischiava di essere messo al rogo. Questa era una “giornata”
tipo del grande genio di tutti i tempi, un uomo su cui la storia
umana ha costruito il più grande alone fra fascino e mistero mai
conosciuto prima.
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